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privacy

Ogni lavoratore ha diritto al rispetto della  sua vita privata, della sua libertą e dignitą e deve essere adeguatamente informato sulle modalitą di trattamento dei dati personali in modo chiaro in particolare quando sono previste forme di controllo che comunque dovranno essere rispettose anche delle norme nazionali. E' quanto ricordato dai Garanti della Privacy Europei che hanno fornito alle imprese ed enti pubblici le prime indicazioni al fine di sfruttare al massimo le potenzialitą delle reti sociali e delle nuove tecnologie senza violare la privacy del lavoratori.
Dal sito del Garante per la protezione dei dati personali - Newsletter  24 luglio 2017 n. 430 - si riporta la notizia ad oggetto: "Lavoro: le indicazioni dei Garanti privacy europei
Proteggere l'uso privato dei social network e le comunicazioni dei lavoratori, spazi riservati sul cloud
 Possibili i controlli contro la fuga di dati o la compromissione dei sistemi ma senza spiare le comunicazioni dei dipendenti, eventuale consultazione dei social network  limitata ai soli profili professionali, offerta di spazi privati su computer aziendali e servizi cloud, necessitą di ulteriori basi legali rispetto al consenso per trattare i dati personali dei lavoratori. Sono queste alcune delle indicazioni date alle imprese dai Garanti europei della privacy riuniti nel Gruppo "Articolo 29" (WP29), al fine di sfruttare le potenzialitą delle reti sociali e delle nuove tecnologie senza violare la privacy del lavoratori. Il documento, che tiene conto sia della normativa vigente sia delle novitą introdotte dal Regolamento UE 2016/679 che si applicherą a partire dal maggio 2018, definisce un quadro dei principi fondamentali ed esempi concreti per il corretto trattamento dei dati in ambito professionale. I Garanti hanno ricordato che ogni lavoratore, indipendentemente dal tipo di contratto a lui applicato, ha diritto al rispetto della vita privata, della sua libertą e dignitą. Deve innanzi tutto essere adeguatamente informato sulle modalitą di trattamento dei dati personali in maniera chiara, semplice ed esaustiva, soprattutto quando siano previste forme di controllo del lavoratore, che comunque dovranno essere rispettose anche delle norme nazionali. Le Autoritą per la privacy hanno poi rimarcato che aziende ed enti pubblici difficilmente potranno avvalersi del consenso dei dipendenti come base legale per poter procedere all'utilizzo dei loro dati. Il consenso, infatti, per essere considerato valido, deve essere libero, diversamente da quanto accade nella realtą lavorativa dove c'č una forte disparitą di potere tra datore di lavoro e dipendente. Il datore di lavoro potrą quindi valutare, in alternativa, il ricorso a disposizioni normative o contrattuali, oppure far valere il proprio "legittimo interesse": ad esempio, alla sicurezza e alla corretta allocazione delle risorse. A questo proposito, i Garanti hanno ribadito che occorre bilanciare il legittimo interesse del datore di lavoro con i diritti e le libertą dei lavoratori alla luce dei principi di necessitą e proporzionalitą. In particolare, ogni trattamento deve essere proporzionato alla finalitą perseguita, e deve essere limitato quanto pił possibile l'uso dei dati personali. Gli strumenti di geolocalizzazione, ad esempio, possono essere utilizzati per finalitą strettamente aziendali e al lavoratore deve essere lasciata la possibilitą di disattivare, se necessario, il localizzatore (come i gps).Si possono inoltre introdurre strumenti e tecnologie, come quelle per l'analisi del traffico, per ridurre i rischi di attacchi informatici e la diffusione di informazioni riservate, ma non si puņ spiare la posta dei dipendenti o la loro navigazione internet. Anche in questo caso devono essere privilegiate misure preventive, assolutamente trasparenti, che segnalino ad esempio ai dipendenti la violazione che potrebbero stare per commettere. Anche l'eventuale consultazione o il monitoraggio dei social network devono essere limitati ai soli profili professionali, escludendo la vita privata di dipendenti o candidati all'assunzione. Vale sempre, infatti, il diritto fondamentale a non essere oggetto di discriminazione come quelle basate sulle idee politiche, l'impegno sociale o altri aspetti della sfera personale o familiare. Proprio per favorire il corretto utilizzo degli strumenti e delle policy aziendali nel rispetto della privacy dei lavoratori, i Garanti invitano i datori di lavoro a offrire, ad esempio, connessioni WiFi ad hoc e a definire spazi riservati - su computer e smartphone, su cloud e posta elettronica - dove possono essere conservati documenti o inviate comunicazioni personali, non accessibili al datore di lavoro se non in casi assolutamente eccezionali."

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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