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Missione di ANUSCA in Austria. Cosa abbiamo imparato dalla visita alla Cancelleria Federale Austriaca

di Alessandro Francioni
 

Sin dalla sua costituzione, ANUSCA ha sempre privilegiato il confronto e l'analisi con altre realtà europee, convinta che l''osservazione e lo studio dei rispettivi fenomeni socio-demografici e delle organizzazioni pubbliche li disciplinano possano far scaturire idee e soluzioni applicabili anche in Italia.

Lo scorso 5 e 6 ottobre la delegazione ANUSCA, ospite della Cancelleria Federale e del Ministero dell'Interno Austriaci,  rappresentata dal Presidente Paride Gullini, ha organizzato la terza missione di studio in Austria a cui hanno partecipato, il Prefetto Cinzia Torraco Direttore Centrale dei Servizi del Ministero dell'Interno e Maria Pia Giovannini, Dirigente Generale e Responsabile dell'Area Pubblica Amministrazione dell'Agenzia per l'Italia Digitale. Completavano la rappresentativa italiana, Gerardo Caroli, Vice Prefetto della Direzione Centrale dei Servizi Demografici, Guido Pera, Funzionario di AGID, Moria Benelli di ANCI e Alessandro Francioni, Esperto ANUSCA e Dirigente del Comune di Cesena e dell'Unione Valle del Savio.

Scopo della missione analizzare i presupposti e le caratteristiche dell'Anagrafe Centrale Austriaca realizzata ben 14 anni fa, e il recente progetto di informatizzazione dello stato civile avviato da circa 1 anno.

La mattinata di studio è stata aperta dalla relazione del dott. Christian Rupp, portavoce della Piattaforma Federale Digitale Austriaca. Gli spunti illustrati sono stati interessanti e meritano qualche riflessione. Innanzitutto, con le sue prime parole, il relatore ha identificato l'e-government come un viaggio e non come una destinazione; altrettanto significativo inoltre che nella sua definizione, Rupp non abbia usato la parole "informatica" o "tecnologia" ma "organizzazione, implementazione, cooperazione e coordinazione". Le tecnologie informatiche contribuiscono al Pil nazionale sei volte di più di quanto contribuisce il turismo. L'Austria ha 8,6 milioni di abitanti e oltre 2100 comuni. L'80% delle famiglie è dotata di un accesso ad Internet, il 70% attraverso connettività a banda larga; il 65% utilizza servizi pubblici on line sui quali la Cancelleria Federale ha sviluppato un unico portale in cui sono accessibili oltre 350 procedimenti con un linguaggio semplice per i cittadini e con una sostanziale azione di marketing per promuoverne l'utilizzo. Le realtà locali hanno anch'esse una presentazione web dei propri servizi ma sempre pubblicate sulla medesima architettura tecnologica centrale. 

La Piattaforma Federale Digitale è una struttura organizzativa che si compone di diverse aree: Sicurezza Strategica Informatica, Formazione, Comunicazione, Marketing, Sviluppo Innovativo.

Nei diversi Dipartimenti ministeriali esiste una figura apicale che è responsabile dell'ICT. Queste figure si riuniscono in Cancelleria ogni sei settimane oltre a mantenere una fitta rete di relazioni con le associazioni di categoria, gruppi di lavoro e comuni.

Se si parla di strumenti digitali, dobbiamo evidenziare che l'Austria emette regolarmente una propria carta di identità elettronica per tutti i propri cittadini che ha a bordo una tecnologia R-FID, per la lettura a contatto. Costo di oltre 61,50 euro, prodotta a livello centrale e recapitata a casa entro 5 giorni.

Esiste la firma digitale ma viene utilizzata solo in specifiche transazioni (esempio i notai). Più di 1 milione e mezzo di cittadini firma attraverso una firma elettronica accessibile tramite smart-phone.

Tutte le leggi e sentenze sono liberamente accessibili on line, l'atto su carta non viene mai considerato l'originale; nei Ministeri esiste un unico sistema di contabilità, protocollo e di organizzazione delle risorse.

Il principio generale su cui si basa la società dell'informazione austriaca è il ONE SHOP STOP, ovvero il  cittadino deve poter presentare la sua domanda presso un unico ufficio pubblico identificato senza interagire con altri uffici. Per realizzare questo obiettivo sono stati realizzati grandi banche dati centrali, l'anagrafe dei residenti, del commercio, dei terreni, degli immobili, delle patenti e dei veicoli. Hanno, come già avvenuto in'Italia, avviato la fatturazione elettronica. Sono oltre 1300 i set di dati pubblicati liberamente - Open Data mentre sono circa 1500 le APP per l'erogazione di servizi pubblici.
ANAGRAFE UNICA: il dott. Markus Blank del Ministero Federale dell'Interno ha approfondito i temi di maggiore interesse per gli operatori dei Servizi Demografici. In Austria il modello di demografia si basa su 5 registri centrali digitali:
a)    Il Registro della Popolazione Residente (in cui è registrata oltre alla residenza principale anche quelle secondarie)
b)    Il Registro aggiunto della popolazione (in cui vengono registrati i domiciliati o gli austriaci residenti all'estero)
c)    Il Registro delle cittadinanze (in cui sono registrati anche i dati del soggiorno degli stranieri)
d)    Il Registro dello stato civile (per la registrazione amministrativa di nati, morti e matrimoni)

Il quinto registro è quello dell'identità digitale. Ad ogni cittadino viene attribuito alla nascita una sorta di codice fiscale unico cifrato da un algoritmo matematico che viene registrato esclusivamente nella carta d'identità elettronica. Quando i dati personali del cittadino vengono comunicati da un ministero ad un altro, si utilizza il codice unico per identificare il flusso informativo previa una seconda cifratura digitale.

Al registro centrale della popolazione possono accedere gratuitamente le pubbliche amministrazioni, mentre i privati gestori di servizi pubblici hanno tariffe agevolate. I privati pagano 3 euro ogni informazione o certificazione. I Comuni possono detenere una anagrafe locale su cui vengono registrate alcune informazioni aggiuntive che non compaiono a livello nazionale come la confessione religiosa nell'ambito delle dichiarazioni fiscali. Non esiste il concetto di divieto di duplicazione delle banche dati. Il Comune è titolare dei dati e decide oltre che registrali a livello centrale anche a livello periferico, assumendosi l'onere dell'aggiornamento.    

Il Registro unico di stato civile informatizzato è stato avviato dopo due anni di implementazione con la diretta collaborazione di esperti di stato civile; il registro unico accoglie i dati relativi ai nati, morti, matrimoni, divorzi e adozioni dei cittadini.

Tutto è gestito a livello di dato elettronico e non di documento informatico. Solo nei Comuni possono essere stampati dei documenti cartacei che sono i soli documenti sottoscrivibili dalle parti.
L'ITALIA: il primo intervento della rappresentativa italiana è stato affidato alla dott.ssa Giovannini di AGID che ha illustrato i grandi temi di sviluppo dell'Agenda Digitale Italiana; tra questi un posto rilevante è attribuito all'ANPR a cui seguono la Fatturazione Elettronica e Pagamenti, il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), i Sistemi di Protocollazione e Conservazione Digitale dei documenti.

Il Prefetto Torraco ha illustrato le motivazioni che hanno portato il Legislatore italiano a superare la vecchia articolazione dell'Indice Nazionale delle Anagrafi per pervenire all'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, che deve essere ampliata allo stato civile e alla leva, e alla situazione di avanzamento dei lavori per la sua realizzazione.

Il workshop si è concluso con l'impegno di ANUSCA di verificare, nei prossimi mesi, come materialmente gli ufficiali di stato civile e anagrafe lavorino per la gestione della rete unica austriaca.