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Abstract XXXV Convegno Nazionale - Archivio

  1. Autenticazioni e ruolo del funzionario incaricato dal Sindaco: limiti e poteri
  2. Tra diritti da garantire e scandali in tv: come gestire i senza fissa dimora?
  3. Separazione e divorzio consensuali. Facciamo il punto dopo un anno di applicazione della legge 162/2014
  4. L'iscrizione anagrafica in istituto di cura, case di riposo, ospedali e carceri: come orientarsi tra le varie fattispecie
  5. La gestione dei conflitti allo sportello. Strumenti di ausilio per l'operatore
  6. Casa vs Residenza: le sfide di una società in movimento e delle norme antiabusivismo
  7. Il neocittadino italiano e le problematiche connesse agli adempimenti successivi all'acquisto della cittadinanza italiana
  8. L'impatto delle variazioni normative sulle rilevazioni statistiche: il caso delle separazioni e dei divorzi
  9. I legami tra anagrafe e servizi socio sanitari: un approccio integrato a servizio del cittadino
  10. Profughi e rifugiati, cosa resta dopo l'emergenza: iscrizione anagrafica, presa in carico, assistenza legale, gestione convenzioni
  11. L'Ufficiale Elettorale - Riflessioni su una figura atipica nell'organizzazione comunale
  12. Una scelta consapevole in Comune: norme, procedure e risultati della registrazione della dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti
  13. La dichiarazione di nascita in casi particolari: genitori stranieri, non conosciuti, minorenni, senza fissa dimora
  14. Il cognome del neocittadino: tra prassi e richiami alla giurisprudenza della Corte di Giustizia
  15. Ancora sulle autenticazioni nei procedimenti elettorali
  16. Il rispetto degli affetti e la loro tutela giuridica: legislazione nazionale e nuove dinamiche sociali
  17. Legge n. 241/1990: la Legge 124/2015 e le nuove regole per l'autotutela con la riforma della P.A.
  18. Anagrafe Nazionale e nuovo Stato Civile. Di tutto questo si parlerà al Convegno Nazionale ANUSCA di Chianciano Terme
 

 

AUTENTICAZIONI E RUOLO DEL FUNZIONARIO INCARICATO DAL SINDACO: LIMITI E POTERI

Tra le funzioni ritualmente assegnate nei comuni agli operatori dei servizi demografici, siano essi ufficiali di stato civile o anagrafe o si occupino dell'ufficio elettorale, vi sono quelle di autenticazione di copie e sottoscrizioni che la normativa generale pone in capo alla titolarità del Sindaco quale ufficiale di governo.
Le attività di autenticazione sono regolate principalmente dal codice civile e dalla legge notarile e quindi presuppongono, perché siano svolte in maniera conforme, una conoscenza della materia civilistica nonché del testo unico sulla documentazione amministrativa contenuto nel DPR n.445 del 28.12.2000.
Si tratta di uno scenario legislativo complesso e talvolta misconosciuto che, però, ha un'importanza fondamentale se lo si cala nello specifico delle attività di pertinenza dei servizi demografici.
Obiettivo del workshop, quindi, è fornire ai funzionari incaricati le competenze che devono possedere in ordine ai contenuti della loro funzione e nello specifico: cosa è possibile autenticare, quando, a chi, quali sono i limiti della delega nonché le connessioni ipertestuali con le materie di anagrafe e stato civile.
Conoscenza e consapevolezza aiutano ad affrontare meglio il proprio compito, le responsabilità legate a questo ed a farlo con maggiore sicurezza e senza timori.

Patrizia Dolcimele - Esperto ANUSCA

 

 

TRA DIRITTI DA GARANTIRE E SCANDALI IN TV: COME GESTIRE I SENZA FISSA DIMORA?

Un intervento a due voci per approfondire le insidie nascoste dietro la gestione anagrafica dei cittadini senza fissa dimora. Una categoria a cui l'ordinamento anagrafico attribuisce un diritto - dovere all'iscrizione, ma che l'evoluzione sociale ha di fatto trasformato e ampliato rispetto a categorie ormai riduttive quali, ad esempio, i giostrai. L'obiettivo è porre luce sulle difficoltà della gestione di chi richiede di essere iscritto come "senza fissa dimora" in presenza di un domicilio nel Comune, con le anagrafi chiamate a istruire un procedimento complesso che non sempre, in passato, è stato affrontato con la necessaria cautela e responsabilità.
Come accerto la mancanza di una dimora abituale? Come distinguo un senza fissa dimora reale da uno fittizio? Quale ruolo giocano le Associazioni e servizi sociali? Tutte domande aperte che testimoniano una delle sfide maggiori poste agli operatori e che evidenziano ancora di più il delicato compito e il ruolo strategico degli ufficiali d'anagrafe.

Andrea Antognoni, Nadia Patriarca - Esperti ANUSCA

 

 

SEPARAZIONE E DIVORZIO CONSENSUALI. FACCIAMO IL PUNTO DOPO UN ANNO DI APPLICAZIONE DELLA LEGGE 162/2014

L'ufficiale dello stato civile, ai sensi dell'art. 12 della legge 196/2014, può ricevere dichiarazioni di separazione e divorzio e di modifica delle condizioni di separazione e divorzio. La competenza dell'ufficiale dello stato civile è esclusa in presenza di figli minori, di figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 ovvero economicamente non autosufficienti. Occorre valutare quale sia la documentazione che debba essere presentata dai coniugi all'ufficiale dello stato civile e quale, eventualmente, debba essere acquisita d'ufficio, al fine di effettuare la procedura più corretta
La tavola rotonda tratterà anche la trascrizione delle convenzioni di negoziazione assistita ex articolo 6  e la modifica dell'articolo 191 cc ai sensi della legge 55/2015

 

 

L'ISCRIZIONE ANAGRAFICA IN ISTITUTO DI CURA, CASE DI RIPOSO, OSPEDALI E CARCERI: COME ORIENTARSI TRA LE VARIE FATTISPECIE

In una società che cambia ed i cui i percorsi economici e sociali diventano sempre più complessi, le problematiche che coinvolgono anziani ed altri soggetti in difficoltà sono frequenti.
L'Ufficiale d'Anagrafe è come sempre al centro di richieste ed aspettative di non facile soluzione da parte dei cittadini.
L'intervento sarà l'occasione per ragionare in forma "operativa" su come fronteggiare e trovare soluzione alle le richieste d'iscrizione anagrafica più "difficili" (iscrizioni in case di cura, case di riposo, ospedali e carceri) nel rispetto della normativa anagrafica e dei diritti soggettivi di coloro che si rivolgono agli sportelli demografici.

Antonella VALESIO - Esperto ANUSCA

 

 

LA GESTIONE DEI CONFLITTI ALLO SPORTELLO. STRUMENTI DI AUSILIO PER L'OPERATORE

Gli operatori dei servizi demografici nel corso degli anni dovendo affrontare innumerevoli modifiche normative hanno acquisito un elevato grado di professionalità, tuttavia spesso si trovano in difficoltà non tanto per mancanza di conoscenza della legge, quanto nella gestione operativa dell'utente allo sportello: come fornire l'esatta informazione? entro quanto tempo si deve rispondere al cittadino?
Conoscere gli strumenti adeguati per evitare la conflittualità allo sportello e risolvere serenamente anche i casi più difficili, è di fondamentale importanza: chi ben incomincia è a metà dell'opera!

 

 

CASA VS RESIDENZA: LE SFIDE DI UNA SOCIETA' IN MOVIMENTO E DELLE NORME ANTIABUSIVISMO

Lo storico legame casa - residenza è messo in crisi dall'evoluzione della società e soprattutto delle norme, che pongonol'ufficiale d'anagrafe di fronte a una gestione sempre più complessa dei procedimenti di propria competenza. Alle trasformazioni dei modelli familiari e ai sempre più frequenti cambiamenti degli stili di vita, che da tempo presentano situazioni sempre nuove agli operatori, si sono aggiunte le norme antiabusivismo che, modificando i requisiti per l'iscrizione, hanno creato nuove categorie di persone temporaneamente presenti o assenti e finanche di "senza fissa dimora".
Alcune sentenze e le prime risoluzioni ministeriali aiutano l'ufficiale d'anagrafe a far luce in questa giungla di casi per individuare le rotte da seguire nei procedimenti, con l'obiettivo di coniugare il diritto all'iscrizione e il rispetto della legalità.

Andrea Antognoni - Esperto ANUSCA

 

 

IL NEOCITTADINO ITALIANO E LE PROBLEMATICHE CONNESSE AGLI ADEMPIMENTI SUCCESSIVI ALL'ACQUISTO DELLA CITTADINANZA ITALIANA

La registrazione dell'acquisto della cittadinanza da parte dello straniero è solo il primo degli adempimenti a carico dell'ufficiale di stato civile; infatti, una volta divenuto italiano, dovranno essere trascritti gli atti di stato civile che lo riguardano innescando una serie di problematiche non sempre facili da risolvere: dalla eventuale modifica del cognome, al riconoscimento degli atti stranieri, all'incongruenza dei dati contenuti nei vari atti di stato civile.
Ecco quindi una sintesi delle difficoltà più comuni e delle possibili soluzioni pratiche.

Paola Lucchi - Esperto ANUSCA

 

 

L'IMPATTO DELLE VARIAZIONI NORMATIVE SULLE RILEVAZIONI STATISTICHE: IL CASO DELLE SEPARAZIONI E DEI DIVORZI

L'Istat, nell'ambito dei processi di produzione statistica ufficiale ricompresi nel Programma statistico nazionale (PSN), rileva importanti informazioni in materia di separazioni e divorzi (rilevazioni Istat, per l'anno 2015, codici PSN IST-00115 e IST-00116), in adempimento di specifici obblighi informativi statistici previsti a livello europeo.
In particolare, nel PSN 2014-2016 Aggiornamento 2015-2016, le schede identificative di dette rilevazioni ne illustrano le principali caratteristiche, le notizie generali, le caratteristiche metodologiche e tecniche e tutti gli aspetti e le garanzie connessi al trattamento dei relativi dati, indicando, quali unità di rilevazione per la raccolta di questi ultimi, i Tribunali civili presso cui si svolgono i corrispondenti procedimenti. Questa è stata,  per oltre 40 anni dalla loro nascita, l'impostazione delle due indagini.
Tuttavia, con il decreto legge 12 settembre 2014, n. 132 recante "Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell'arretrato in materia di processo civile",  convertito con modificazioni dalla legge 10 novembre 2014, n. 162, e per effetto delle modifiche da esso introdotte (artt. 6 e 12), una parte della procedura amministrativa relativa alle separazioni e ai divorzi, quella consensuale, non è più di competenza (esclusiva) dei Tribunali e vede oggi coinvolti, direttamente o indirettamente, gli Ufficiali di Stato civile.
Queste modifiche normative e procedurali, peraltro, comportano un impatto rilevante anche sui flussi informativi necessari alla produzione di statistiche ufficiali su separazioni e divorzi (Codici PSN IST-00115 e IST-00116). In conseguenza di tali modifiche normative, infatti , l'Ufficio di Stato Civile del Comune, al pari di quanto già avviene per i Matrimoni, diventa un nuovo punto di snodo del circuito informativo statistico, che si aggiunge e in parte si sostituisce a quello tradizionale dei Tribunali.
Per il completo e corretto svolgimento delle due indagini l'Istat ha predisposto un nuovo impianto di rilevazione che coinvolge direttamente i Comuni come nuove unità di rilevazione. In particolare, è stata creata ex novo una piattaforma di acquisizione e trasmissione via web dei dati e per la raccolta di queste informazioni sono stati predisposti due specifici modelli di rilevazione corrispondenti alle due nuove fattispecie procedimentali introdotte.
L'intervento proposto cercherà di rendere partecipi gli associati ANUSCA (nel modo più esaustivo, chiaro e sintetico possibile),  del percorso svolto nella predisposizione di questa nuova indagine che li vede coinvolti in prima persona. Verranno illustrati, in particolare, quali sono stati i criteri seguiti, quali gli attori ,istituzionali e non, coinvolti e consultati, quale sarà l'impianto operativo predisposto e una prima valutazione dell'impatto quantitativo su tutti gli operatori comunali una volta che l'indagine sarà andata a regime.

Giancarlo Gualtieri - ISTAT

 

 

I LEGAMI TRA ANAGRAFE E SERVIZI SOCIO SANITARI: UN APPROCCIO INTEGRATO A SERVIZIO DEL CITTADINO

La residenza anagrafica è la porta di accesso alla tutela di diritti e interessi fondamentali dell'individuo: tra questi, l'assistenza sociale e sanitaria rappresenta un pilastro fondamentale di ogni società avanzata che mira al benessere delle persone. Troppo spesso, però, le esigenze del settore socio-sanitario, anche di ordine economico, tendono a condizionare o forzare l'operato dell'ufficiale d'anagrafe: ma il diritto-dovere all'iscrizione e soprattutto la regolare tenuta della banca dati era ed è un'esclusiva responsabilità dell'ufficiale d'anagrafe. Nel workshop si analizzeranno alcuni casi concreti di residenza in istituti di cura, comunità terapeutiche, alloggi residenziali per anziani o minori in cui la gestione della residenza anagrafica può divenire particolarmente complessa: casi nei quali l'ufficiale d'anagrafe deve porre in essere i principi fondamentali e le interpretazioni giuridicamente corrette che la normativa anagrafica gli mette a disposizione, adoperando gli strumenti del procedimento amministrativo per coinvolgere tutti i portatori di interesse, senza però lasciarsi condizionare da esigenze non contemplate dall'ordinamento anagrafico. L'incontro sarà, appunto, "a due voci", così da tenere distinti, benché dialoganti, il piano anagrafico da quello socio-sanitario.

Andrea Antognoni, Massimo Stefanini - Esperti ANUSCA

 

 

PROFUGHI E RIFUGIATI, COSA RESTA DOPO L'EMERGENZA: ISCRIZIONE ANAGRAFICA, PRESA IN CARICO, ASSISTENZA LEGALE, GESTIONE CONVENZIONI

Il Commissario Onu, António Guterres, ha dichiarato: siamo di fronte "alla popolazione di rifugiati più grande mai manifestatasi per singolo conflitto in una sola generazione".
Nel panorama internazionale, l'emergenza profughi sta assumendo proporzioni spaventose.
In Italia, nonostante l'arena mediatica, i numeri sono, in proporzione, decisamente più contenuti. Ma l'allerta resta e diventa emergenza, proprio perchè la politica del legislatore non riesce a far fronte, oggi come ieri, alla realtà dell'immigrazione prima che diventi emergenza.
Gli esperti Anusca presentano un approfondimento su migrazioni economiche e migrazioni forzate, sui contenuti del Decreto legislativo n. 142 del 18 agosto 2015, che è parte integrante della seconda fase di realizzazione del Sistema Unico Europeo di Asilo (e che mira a definire all'interno dell'Unione Europea norme comuni e non più norme minime, al fine di progredire verso una procedura comune di asilo e uno status uniforme), sul valore dell'iscrizione anagrafica, sulla presa in carico, su "quel che resterà di un profugo" quando lo stato emergenziale cesserà e le persone rimarranno.
Al centro del dibattito: convenzioni Prefettizie, modelli di accoglienza, punti di forza e punti di debolezza tra profili economici e integrazione.
Un panorama a 360° gradi per fare chiarezza e fornire indicazioni ai colleghi dei servizi demografici e del welfare.

Mariangela Remondini - Esperto ANUSCA

 

 

L'UFFICIALE ELETTORALE - RIFLESSIONI SU UNA FIGURA ATIPICA NELL'ORGANIZZAZIONE COMUNALE

La figura dell'Ufficiale elettorale è stata istituita dalla legge 24 novembre 2000 n. 340, ma già dalla fine degli anni '70 il Ministero dell'Interno stava lavorando su un'ipotesi di superamento della Commissione elettorale comunale, con affidamento delle sue funzioni a un organo monocratico, già allora denominato "Ufficiale elettorale".
Come sappiamo, l'ANUSCA colse immediatamente la valenza di questo progetto, che apriva una prospettiva reale per una riforma del servizio elettorale, per la semplificazione delle procedure e per il riconoscimento e la valorizzazione di professionalità e competenze presenti negli Uffici elettorali dei comuni ma generalmente ignorate o sottovalutate.
Abbiamo quindi condiviso e sostenuto in tutte le occasioni la proposta di trasferire all'Ufficiale elettorale, Sindaco o suo delegato, le funzioni in materia di tenuta e aggiornamento delle liste elettorali già attribuite alla Commissione elettorale comunale.
L'istituzione della figura dell'Ufficiale elettorale è finalmente divenuta una realtà, a decorrere dal 1° gennaio 2002, con l'art. 4-bis del T.U. n. 223/1967, introdotto dall'art. 26 della legge n. 340/2000.
Questa innovazione venne accolta con grande favore dalla quasi totalità degli operatori, pur con forti e giustificate riserve derivanti dall'incomprensibile esclusione dei comuni con popolazione pari o superiore a 15.000 abitanti.
In seguito, dopo una serie di interventi del Legislatore determinati più da contingenti ragioni politiche che da reali esigenze di razionalizzazione e di semplificazione (basti pensare alle vicende connesse con la nomina degli scrutatori), si è giunti all'attuale configurazione, stabilita dall'art. 2, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 244:
- in tutti i comuni, le funzioni della Commissione elettorale comunale in materia di tenuta e revisione delle liste elettorali sono attribuite al Responsabile dell'ufficio elettorale che, in tale veste, svolge le funzioni di Ufficiale elettorale;
- rimangono in capo alla Commissione le funzioni connesse con l'aggiornamento annuale dell'albo delle persone idonee alle funzioni di scrutatore e con la nomina degli stessi in occasione delle consultazioni elettorali e referendarie.
Un aspetto sul quale dovremo soffermarci per un approfondimento e una riflessione riguarda, oggi, questa figura che non per nulla abbiamo definita "atipica" nell'organizzazione comunale, la delicatezza dei compiti che le sono affidati e le responsabilità connesse.
Gli interventi normativi che si sono succeduti hanno infatti portato alla paradossale situazione che accenno sinteticamente: il funzionario o comunque l'operatore individuato come "Responsabile dell'Ufficio elettorale", nello svolgimento delle funzioni di Ufficiale elettorale, non ha alcun referente interno all'Amministrazione, è soggetto soltanto a controlli esterni, da parte della Commissione elettorale circondariale, della Prefettura e del Procuratore della Repubblica ed è personalmente responsabile della regolarità degli adempimenti che il T.U. n. 223/1967 gli assegna....

Sergio Santi - Esperto ANUSCA

 

 

UNA SCELTA CONSAPEVOLE IN COMUNE: NORME, PROCEDURE E RISULTATI DELLA REGISTRAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DI VOLONTA' SULLA DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI

La donazione degli organi rappresenta un tema di vibrante attualità al quale è riservata una particolare attenzione da parte dei cittadini, ormai maturi per effettuare una scelta meditata e consapevole.
Il legislatore, per esprimere il consenso o il diniego alla donazione di organi, aveva previsto da tempo alcune modalità che non hanno ottenuto risultati confortanti, per cui è nuovamente intervenuto ampliando le possibilità di espressione attraverso apposita indicazione (facoltativa) sulla carta d'identità.
Consentire ai cittadini, all'atto del rilascio/rinnovo del documento, di poter registrare la volontà alla donazione degli organi, permette di allargare la base dei potenziali donatori in modo progressivo e costante.
Dopo l'emanazione delle Linee guida si è finalmente passati alla fase operativa e gli operatori demografici, preposti al servizio "Carte d'identità", sono chiamati pertanto ad assolvere nuovi importanti e delicati adempimenti ed a seguire specifici corsi di formazione al fine di poter assicurare una comunicazione corretta ai cittadini.

Nicola Corvino - Esperto ANUSCA

 

 

LA DICHIARAZIONE DI NASCITA IN CASI PARTICOLARI: GENITORI STRANIERI, NON CONOSCIUTI, MINORENNI, SENZA FISSA DIMORA

Accettare e registrare una dichiarazione di nascita è una delle prime cose che si imparano lavorando allo Stato Civile: è subito un mondo nuovo che si schiude agli occhi dell'operatore.
E se questi all'inizio avrà affrontato le tradizionali dichiarazioni, che profumano di borotalco e tenerezza, e sarà tornato allegro a casa in compagnia dell'ultima "Giulia" o del "Lorenzo" di cui ha appena redatto gli atti, andando avanti si sarà imbattuto anche in scenari diversi.
Il nostro operatore si sarà trovato davanti a normativa in continua evoluzione, ad assunzione di responsabilità, a dover esercitare al meglio la propria professionalità: figli di genitori non conosciuti, di genitori minorenni, di cittadini stranieri, di genitori senza fissa dimora, e molto altro ancora. La dichiarazione di nascita, l'atto fondamentale di ogni cittadino, merita approfondimento e tanta attenzione.

Giuseppa Mantineo - Esperto ANUSCA

 

 

IL COGNOME DEL NEOCITTADINO: TRA PRASSI E RICHIAMI ALLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA

Gli ufficiali di stato civile sono tenuti ad applicare le vigenti disposizioni al fine di registrare correttamente le generalità spettanti al cittadino straniero nel momento in cui avviene l'acquisto della cittadinanza italiana, a seguito di Decreto prefettizio o presidenziale.
Spesso le generalità riportante nel decreto non coincidono con quelle risultanti in anagrafe, che sono state trascritte dal passaporto straniero al momento della richiesta di residenza, o sono difformi da quanto risulta nell'atto di nascita che viene presentato ai fini della trascrizione nei registri di stato civile.
Fino a qualche tempo fa, il Ministero dell'Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione, indicava nello stesso decreto di concessione della cittadinanza italiana, quali fossero le generalità spettanti dopo l'acquisto della cittadinanza italiana.
Poi, è stata emanata la Circolare n. 14424 in data 23/12/2013, previo parere del Consiglio di Stato, nella quale il Ministero chiarisce ed indica la procedura seguita per l'individuazione del cognome che viene riportato nel decreto.
Sia nel parere che nella circolare, sono richiamate Convenzioni internazionali, sentenze della Corte di Giustizia, Convenzione Europea per i Diritti dell'Uomo, sentenze della Corte Costituzionale, al fine di fornire il corretto quadro normativo e giurisprudenziale.
Ciò nonostante, l'ufficiale dello stato civile può trovarsi in difficoltà tra gli indirizzi applicativi e la volontà del cittadino di conservare le proprie generalità, volontà che, se molto motivata, può sfociare in un contenzioso giudiziario. Nell'approfondire le diverse problematiche risultanti, si ricercano possibili soluzioni, valutandone l'applicabilità sul piano pratico.

Renzo Calvigioni - Esperto ANUSCA

 

 

ANCORA SULLE AUTENTICAZIONI NEI PROCEDIMENTI ELETTORALI

Ancora una volta il Consiglio di Stato, sezione V, con sentenza n. 2531 depositata il 18 maggio 2015, è intervenuto sulle autenticazioni nei procedimenti elettorali ed in particolar modo sulle autenticazioni delle firme dei presentatori delle liste.
Nella succitata sentenza l'Alto Consesso amministrativo ha riaffermato i principi regolanti il potere di autenticazione delle firme, ex articolo 14 della legge 21 marzo 1990, n. 53,  già sancito nelle precedenti sentenze (716 e 717 del 13 febbraio 2014, 1885 del 16 aprile 2014 e2176 del 29 aprile 2015): la pertinenza nella competizione elettorale e la territorialità.
In base a ciò ha precisato, nel disposto, che il requisito della territorialità va inteso non soltanto con riguardo al luogo in cui l'attività certificativa viene svolta, ma anche in relazione agli effetti che essa produce.
Pertanto, il consigliere provinciale può autenticare la raccolta di firme riguardanti elezioni comunali destinate a svolgersi nella propria provincia, conseguentemente i consiglieri comunali non possono autenticare le sottoscrizioni di presentazione delle liste in elezioni che non si svolgono nel proprio ambito territoriale come anche i funzionari incaricati dal Sindaco non possono svolgere funzioni i cui effetti si producano al di fuori dell'ente nel quale sono incardinati, per cui non possono autenticare le sottoscrizioni e altre dichiarazioni riguardanti elezioni comunali che si svolgono in altri Comuni.

Iginio Del Vecchio - Esperto ANUSCA

 

 

IL RISPETTO DEGLI AFFETTI E LA LORO TUTELA GIURIDICA: LEGISLAZIONE NAZIONALE E NUOVE DINAMICHE SOCIALI

Il concetto di famiglia, i cui contorni sono di difficile definizione, viene ad assumere una molteplicità di significati essendo espressione di differenze culturali e di valore, nonché il risultato, oggi, della forte circolazione delle persone: si pensi ad esempio alla famiglia transnazionale, alla famiglia poligamica, all'istituto della kafala.
Il mutare stesso della percezione sociale del matrimonio ha contribuito a rendere socialmente accettabili rapporti considerati, in passato, addirittura devianti e ha consentito l'apertura verso altre forme di relazioni familiari: coppie di fatto etero e omosesessuali.
Cambiamenti radicali si stanno verificando anche per quanto concerne le forme di genitorialità conseguenti ad ipotesi di filiazione non più esclusivamente biologica, dove le relazioni genitori - figli non sono conseguenza della procreazione ma si determinano attraverso istituti giuridici quali quello dell'adozione, della procreazione medicalmente assistita, della maternità surrogata.
Il legislatore italiano si è approcciato a tali temi pungolato dalle diverse pronunce giurisprudenziali in ambito nazionale ed europeo, senza giungere a soluzione, determinando una situazione di difficoltà ed incertezza per i cittadini e per gli operatori del diritto, in primis proprio per gli ufficiali di stato civile e anagrafe che debbono dare esecuzione anche a  norme internazionali e comunitarie la cui penetrazione nell'ordinamento giuridico italiano è un dato di fatto.

Marina Caliaro - Esperto ANUSCA

 

 

LEGGE N. 241/1990: LA LEGGE 124/2015 E LE NUOVE REGOLE PER L'AUTOTUTELA CON LA RIFORMA DELLA P.A.

La recente riforma della P.A. ad opera della legge n. 124/2015 ha introdotto importanti modifiche anche alla legge n. 241/1990, che rappresenta un punto cardine nell'ordinamento italiano. Infatti, i principi in essa contenuti riguardano in maniera trasversale l'attività della Pubblica Amministrazione.
I ripetuti interventi sull'assetto originario della norma condizionano direttamente e fortemente l'attività quotidiana, anche degli operatori dei Servizi Demografici, che si trovano a fare i conti, fra le tante cose, anche con la necessità di valutare l'eventuale annullamento in autotutela di un provvedimento adottato (si pensi ad una cancellazione per irreperibilità oppure ad una iscrizione illegittima).
La recente riforma ha riguardato proprio questo argomento di grande attualità anche per i Servizi Demografici: l'autotutela amministrativa, istituto introdotto dalla legge n. 15/2005 (sempre di riforma della L. n. 241/1990) che ha codificato il potere della P.A. di annullare d'ufficio atti e provvedimenti illegittimi (art. 21 nonies L. n. 241/1990). Nell'intervento si esamineranno i contenuti sostanziali della modifica e gli effetti rilevanti sull'operato dei Servizi Demografici.

Liliana Palmieri - Esperto ANUSCA

 

 

ANAGRAFE NAZIONALE E NUOVO STATO CIVILE. DI TUTTO QUESTO SI PARLERA' AL CONVEGNO NAZIONALE ANUSCA DI CHIANCIANO TERME

Grazie alle esperienze internazionali attivate nel corso degli anni, ANUSCA ha sempre creduto in un progetto di Anagrafe unica nazionale quale soluzione organizzativa più moderna e al passo con i tempi di una realtà socio-demografica in evoluzione e con una pubblica amministrazione che deve necessariamente ripensare al proprio ruolo ed a quello dei Comuni. Un modello organizzativo di anagrafe che centralizza gli aspetti tecnologici e di sicurezza informatica ma che rimanda e valorizza il ruolo del singolo ufficiale d'anagrafe che dovrà interagire sul sistema per registrare le variazioni anagrafiche del suo territorio. E' evidente che questo progetto comporta anche una crescita del ruolo professionale del singolo operatore il quale sarà chiamato ad avere e mantenere una importante cultura professionale in quanto i dati registrati sul sistema centrale saranno certificati su tutto il territorio nazionale aumentando la sua responsabilità verso il cittadino utente. Il progetto ANPR è in una fase di pieno sviluppo, dopo la validazione dei documenti tecnici di progetto e l'approvazione delle modifiche al regolamento anagrafico, SOGEI, società partecipata dal Ministero dell'Economia e Finanze sta sviluppando tecnicamente la piattaforma in cui tutti i Comuni dovranno confluire. In questo scenario è intervenuta la recedente riforma legislativa (articolo 10, commi 1 e 2 del decreto legge 78/2015 convertito nella legge 6 agosto 2015 n. 125) che ha esteso le competenze di ANPR anche allo Stato Civile e Leva. L'idea è quella di costruire un'unica architettura nazionale con cui gestire l'intera funzione demografica.
ANUSCA ha accompagnato in questi mesi l'analisi e lo sviluppo del progetto mettendo a disposizione i propri esperti, che hanno lavorato a stretto contatto con i tecnici del Ministero dell'Interno, AGID e Sogei. Anusca ha voluto focalizzare all'interno dei diversi interlocutori l'importanza "europea" di un progetto di anagrafe nazionale, soffermandosi anche su felici esperienze studiate nel corso delle relazioni internazionali che si sono  consolidate in questi anni.
Chianciano Terme sarà l'occasione quindi per fare il punto sullo stato dell'arte, presenti i rappresentanti delle Istituzioni coinvolte nel progetto. Sarà anche l'occasione per gli operatori di fare sentire la loro voce.

Alessandro Francioni - Esperto ANUSCA