di Primo Mingozzi
Archiviato il 27° Convegno nazionale di Salsomaggiore Terme, ANUSCA ha già iniziato a guardarsi intorno per selezionare le località da prendere in esame per la prossima edizione e da sottoporre al parere degli associati, che potranno prossimamente esprimere la propria preferenza, quando sarà attivato il sondaggio sul sito www.anusca.it .
Del bilancio della manifestazione parmense, che ha visto una partecipazione di oltre millecinquecento persone, si è parlato a lungo nei diversi organi d'informazione che hanno seguito l'evento, con servizi speciali e spazi su Rai3, sulle due televisioni romene, di cui una di Stato presente per tutti e quattro i giorni del convegno, sul network nazionale 7 Gold e sui quotidiani e periodici della carta stampata.
Mai la manifestazione nazionale di ANUSCA aveva ricevuto tanta attenzione dai media e tanta partecipazione di aziende espositrici, intervenute a Salsomaggiore con quanto di più moderno ed innovativo offre il mercato commerciale al pubblico impiego.
Risposta positiva anche dal settore pubblico, segnata dalla presenza dello stand del Ministero dell'Interno, dell'Istat, dell'Inps, dell'Agenzia delle Entrate ed una qualificata rassegna di stand dell'innovazione dei Comuni che ha interessato tantissimi operatori demografici.
Quindi, risposta corale di istituzioni e Governo per dare visibilità ed attenzione ai servizi demografici. La più autorevole delle risposte è venuta dal Sottosegretario all'Interno, on. Francesco Bonato, il quale di fronte ai mutamenti della struttura sociale e demografica del Paese, dovuto al livello crescente dei flussi migratori da altri Paesi, dal cambiamento politico dei confini comunitari, lo sportello dei servizi demografici ha assunto ben altre caratteristiche rispetto al passato. Questo per dire che "è anacronistico attribuire ai servizi demografici la funzione di semplice officina delle certificazioni, inconsapevole od estranea alla natura dei traffici giuridici in cui tali certificati trovano pratico utilizzo nella vita sociale della comunità".
Da tutto ciò deriva per il Sottosegretario Bonato, "un implicito riconoscimento delle valide professionalità e delle consolidate modalità operative dei servizi demografici dei Comuni", i quali, si dice sempre con maggiore insistenza, "avranno presto l'intera procedura d'ingresso in Italia anche dei cittadini non comunitari".
Ecco quindi il possibile futuro dei servizi demografici, che in questi ultimi anni, come ha detto il Presidente dell'ANUSCA Paride Gullini, hanno vissuto profondi cambiamenti che non tutte le amministrazioni comunali del nostro Paese vogliono interpretare e comprendere in maniera adeguata all'importanza assunta da questi servizi.
Il convegno nazionale di Salsomaggiore ha testimoniato anche questo malessere che dovrebbe essere colto e dare un segnale positivo a partire dal prossimo contratto nazionale del pubblico impiego dalle OO.SS.
Un riconoscimento che è nell'aria da molto tempo, il quale potrebbe caratterizzare la nuova figura dell'operatore dei servizi demografici, non più "notaio" di una società immobile e paralizzata come l'ha definita il Sottosegretario Bonato, ma interlocutore preparato e attento (grazie ai corsi di aggiornamento dell'ANUSCA) alle modificazioni continue della nostra società.
Tutto questo a conferma del lungo percorso formativo compiuto dagli ufficiali di stato civile, anagrafe ed elettorale da loro intrapreso in questi anni, che hanno assunto il modello dell'auto-formazione con grande responsabilità e spirito di servizio.
Salsomaggiore, a questo proposito, è stato solo una tappa, seppure di grande importanza.
di Sauro Dal Fiume
In occasione del 27° Convegno nazionale di Salsomaggiore, ANUSCA ha presentato ufficialmente il nuovo sito internet www.anusca.it, incontrando subito il gradimento di numerosi operatori.
Una sensazione confermata oggi dai dati emersi dall'attivazione, nel primo mese (dal 20 novembre in poi), del nuovo sito ANUSCA, che ha praticamente duplicato gli accessi settimanali: dai 15.000 circa del vecchio sito, ai 27.000 di questo entusiasmante avvio!
Ad un'attenta valutazione dei vari grafici e delle cifre di www.anusca.it, si può vedere come i lavori del 27° Convegno nazionale siano stati seguiti con grande attenzione anche "on-line", con una media di circa 7.500 visite al giorno (dal 20 al 23 novembre) per un totale di circa 42.500 pagine viste. Molto interessante anche il dato "Ip univoco" che indica gli ingressi individuali, sempre riferiti ai quattro giorni del Convegno nazionale di Salsomaggiore: quasi 1.500 al giorno!
Un dato, quest'ultimo, che fa lievitare la "partecipazione" all'assise nazionale del 100%, portando a quasi 3.000 il numero di chi ha seguito ogni giorno il Convegno di Salsomaggiore.
In questi primi trenta giorni, emerge come ci sia una costante crescita d'accessi dal lunedì verso il giovedì, per poi scendere verso il fine settimana in parte non lavorativo. Sull'onda dell'exploit dovuto alla presentazione al 27° Convegno nazionale, il nuovo sito internet ANUSCA in dicembre sta viaggiando ad una media di circa 10.000 pagine, di circa 5.800 visite e di circa 1.400 Ip univoci al giorno.
Un esordio col botto per il nuovo sito internet di ANUSCA, per il quale l'associazione ha investito importanti risorse, con l'obiettivo di migliorare il servizio e l'informazione che già da alcuni anni è a disposizione dei soci e degli altri "navigatori" che trovano risposte su www.anusca.it.
di Renzo Calvigioni
Il caso esposto questa volta è veramente particolare e coinvolge diverse persone: un nostro connazionale che si trova in Russia, la sua compagna, il loro bambino nato da poco, l'Ambasciata d'Italia a Mosca alla quale si è rivolto il cittadino italiano per avere aiuto e, infine, l'ANUSCA contattata dalla nostra Ambasciata alla ricerca delle informazioni necessarie per risolvere la situazione.
Una gentile funzionaria dell'Ambasciata d'Italia a Mosca ha contattato l'ANUSCA illustrando che l'uomo, cittadino italiano, si trova in Russia, dove la sua compagna, cittadina di tale Stato, ha partorito un bimbo che entrambi intendevano riconoscere: si trattava di filiazione naturale non riconosciuta in quanto i due genitori non erano sposati. Se non ché, pochi giorni dopo il parto e prima della dichiarazione di nascita e formazione del relativo atto, la compagna è scomparsa senza lasciare tracce, lasciando il neonato in ospedale. Da quel momento sono cominciate le difficoltà per il nostro cittadino che non è riuscito più ad avere notizie della sua compagna (sembra che l'ipotesi più accreditata sia di un evento delittuoso con occultamento del cadavere ma, naturalmente, non vi è nessuna certezza) e, soprattutto, ha visto sfumare la possibilità di riconoscere il neonato come figlio naturale. Infatti, sembra che in quello Stato non sia possibile il riconoscimento da parte solamente dell'uomo, se prima o congiuntamente non vi è stato anche il riconoscimento da parte della donna. Pertanto, l'interessato sarebbe costretto a rivolgersi al Tribunale locale per ottenere una dichiarazione giudiziale di filiazione, con il rischio concreto che, durante i tempi necessari per il procedimento giudiziale, il bimbo sia dato in affidamento o, addirittura, in adozione con molte probabilità di perderlo definitivamente.
Quando si è presentato all'Ambasciata d'Italia a Mosca, erano già trascorsi quasi sei mesi dalla nascita: il nostro cittadino era seriamente preoccupato, sia perché le ricerche della sua compagna, fatte anche dalla polizia locale, non avevano dato alcun esito, sia perché si era reso conto che attivare l'autorità giudiziaria per la filiazione avrebbe significato perdere definitivamente il bambino, attualmente ricoverato presso un istituto per l'infanzia. Per sua fortuna la funzionaria dell'Ambasciata che lo ha ricevuto è stata molto sensibile al destino di quel bimbo di pochi mesi e si è subito impegnata alla ricerca di una soluzione, contattando l'ANUSCA, la cui fama, evidentemente, ha superato anche i confini nazionali.
Il problema principale è consentire la dichiarazione di nascita con riconoscimento solo paterno, procedura che, a quanto sembra, non risulta prevista nello Stato dove è avvenuta la nascita. In effetti, la normativa di riferimento, riguardo alle dichiarazioni rese all'estero, è l'art. 15 del DPR 396/2000 che, al secondo comma, prevede che debbano essere fatte secondo le leggi del luogo alle autorità locali competenti: tuttavia, nel caso in esame, l'ordinamento dello Stato estero non contempla la denuncia di nascita con riconoscimento resa solamente dal padre, ipotesi, al contrario, perfettamente legittima secondo le nostre disposizioni. In sostanza, al cittadino italiano verrebbe impedito l'esercizio di un suo diritto, quello di riconoscere il figlio anche senza l'indicazione della madre, tutelato da nostro ordinamento: a tal fine, l'unica soluzione è stata quella di rendere la dichiarazione di nascita direttamente presso la nostra autorità consolare, così come previsto dal primo comma del citato art. 15 del DPR 396/2000, formando l'atto in parte I^ serie B dei registri di nascita consolari, trattandosi di dichiarazione tardiva, ed indicando che la nascita era avvenuta da donna che non poteva essere nominata. In questo modo, la nostra autorità diplomatica o consolare può rilasciare i documenti necessari per il bimbo, cittadino italiano, per consentire il rientro in Italia con il padre: l'atto di nascita deve poi essere trasmesso al Comune di residenza del padre per la trascrizione, accompagnato dalla relazione per il Procuratore della Repubblica, circa il ritardo nella dichiarazione di nascita, rimettendo a quest'ultimo qualsiasi valutazione in merito.
La soluzione proposta è sembrata corretta ed applicabile al caso in esame anche dall'Ambasciata d'Italia a Mosca, che ha assicurato che, qualora fossero emersi ulteriori problemi, avrebbe contattato di nuovo l'ANUSCA. E' trascorso, oramai, diverso tempo senza avere notizie, per cui tutto lascia credere che la situazione si sia risolta al meglio.
In conclusione, due brevissime riflessioni. La prima riguarda la casistica in materia di stato civile, che si presenta sempre più vasta e imprevedibile: non passa giorno che qualche collega non si trovi a dover affrontare una situazione particolarmente complicata e delicata, tanto da richiedere un livello di preparazione e di professionalità sempre più elevate. La seconda riguarda il ruolo e l'importanza del lavoro svolto da ANUSCA, diventata, da tempo, un punto di riferimento non solo per gli ufficiali di stato civile italiani, ma anche per altre autorità istituzionali nel nostro Paese ed anche all'estero.
In occasione della campagna di tesseramento 2008, da poco iniziata con le oltre 500 adesioni registrate nei quattro giorni del 27° Convegno nazionale di Salsomaggiore, ANUSCA invita i soci a fornire alcuni dati personali, al fine di poter erogare costantemente servizi di comunicazioni e informazioni che riguardano notizie utili al lavoro quotidiano degli operatori dei servizi demografici.
Da qui, la necessità di controllare e aggiornare periodicamente alcuni dati forniti dagli stessi associati, ma anche eventuali cambiamenti o variazioni.
I dati che ANUSCA richiede sono: nome e cognome, ente di appartenenza, indirizzo mail personale di lavoro (o in alternativa mail privata di reperibilità) ed indirizzo mail generale dell'ufficio o settore di appartenenza.
I dati raccolti saranno utilizzati esclusivamente per l'ordinaria gestione dei servizi e delle attività associative nel pieno rispetto della legge sulla Privacy D.lgs. n. 196/2003.
I dati devono essere inviati a: ANUSCA - Ufficio Tesseramento, al numero di fax 051.944183, oppure tramite una mail a tesseramento@anusca.it.
ANUSCA ringrazia per la collaborazione.