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Dal quotidiano ItaliaOggi si riporta un articolo interessante sulla nuova dirigenza della Pubblica Aministrazione :
"Dirigenti p.a., ora cambia tutto Di Francesco Cerisan
Ruolo unico, niente pił incarichi a vita e carriere decise in base al merito. Al punto che una valutazione negativa potrą portare alla decadenza dal ruolo. Sarą questo il futuro dei dirigenti pubblici secondo il ddl delega di riforma della p.a. che ieri ha avuto il via libera della camera dei deputati con 253 voti favorevoli, 93 contrari e 5 astenuti. Il testo tornerą ora in senato per l'approvazione definitiva che il governo conta di ottenere prima della pausa estiva, visto che l'accordo politico all'interno della maggioranza prevede che palazzo Madama non modifichi il testo appena votato da Montecitorio. I dirigenti potranno ricoprire solo incarichi di 4 anni (rinnovabili solo tramite concorso o, senza concorso, prorogabili per ulteriori due anni, ma una volta sola). Chi resterą disoccupato potrą essere retrocesso a funzionario, dopo un prolungato periodo di tempo di inattivitą, ma il licenziamento non potrą scattare in assenza di una valutazione negativa da parte dell'ente. Stop ai dirigenti condannati dalla Corte dei conti. Grazie a un emendamento del M5s, č stata prevista la revoca o il divieto dell'incarico (in settori sensibili ed esposti al rischio di corruzione) per i dirigenti condannati dalla Corte dei conti, anche in via non definitiva. Tra le novitą introdotte alla camera, si segnala l'abolizione del voto minimo di laurea per la partecipazione ai concorsi pubblici."


 
 
 
 
 
Valentini Alessio.