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stato civile

Il Ministero dell'Interno ribadisce l'orientamento espresso in precedenza anche alla luce delle recenti sentenze del Tar Lazio per approfondimenti l'articolo pubblicato sul quotidiano ItaliaOggi che si riporta:""L'orientamento del ministero dell'interno sulle unioni omosessuali e sulla trascrizione di quelle celebrate all'estero è ispirato al presupposto che l'intera disciplina dell'istituto del matrimonio sia fondata sulla diversità di sesso dei coniugi". Lo ha spiegato il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico rispondendo a una interpellanza del deputato di Per l'Italia-Centro democratico Gian Luigi Gigli sulla sentenza del 9 marzo scorso con cui il Tar del Lazio ha stabilito che la trascrizione nei registri dello stato civile dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, celebrati all'estero, possa essere cancellata o rettificata solo in forza di un provvedimento dell'autorità giudiziaria e non dai prefetti come invece deciso dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano in una circolare di ottobre scorso. Bubbico ha spiegato che la posizione del Viminale relativa a quella circolare, "che si ritiene fondata su validi argomenti giuridici, è oggetto in questi giorni di ulteriori approfondimenti alla luce della sentenza del Tar". Il viceministro ha ricordato che "tale posizione è suffragata dal consolidato orientamento assunto dalla Corte costituzionale sulla base dell'articolo 29 della Costituzione, che fa riferimento al matrimonio 'nel significato tradizionale di detto istituto'.
Secondo il Giudice delle leggi, le unioni omosessuali non possono essere ritenute omogenee al matrimonio, né sono destinatarie della medesima disciplina dettata per quest'ultimo, ragion per cui, come precisato dalla Corte di cassazione, il matrimonio omosessuale è inidoneo a produrre lo stesso effetto giuridico nell'ordinamento nazionale". "Riguardo all'accesso delle coppie omosessuali al matrimonio - ha ricordato Bubbico - la stessa Corte si è espressa sia per l'assenza di obblighi internazionali gravanti sull'Italia, sia per l'inesistenza nella legislazione nazionale di irragionevoli discriminazioni, in quanto le unioni tra persone dello stesso sesso sono comunque oggetto di tutela come 'formazioni sociali'". Quindi, ha concluso, "le coppie omosessuali non possono, al momento, far valere né il diritto a contrarre matrimonio né il diritto alla trascrizione delle unioni celebrate all'estero".

 
 
 
 
 
Valentini Alessio.