di Paride Gullini
Stanno per accendersi le luci sulla ventisettesima edizione del nostro Convegno Nazionale, la più grande e partecipata manifestazione a livello europeo per quanto riguarda il nostro specifico settore.
Lo slogan del Convegno "Quale futuro per i servizi demografici?" esprime la nostra volontà di indirizzare i lavori non solo sulle tematiche di maggior rilievo emerse durante l'anno (soggiorno dei cittadini comunitari, la nuova disciplina del cognome, la CIE, i flussi dei dati tra le diverse amministrazioni, gli orientamenti rilevanti in materia di stato civile, i servizi telematici) ma aprire il dibattito su quello che dovranno essere i nostri servizi anche alla luce del recente trasferimento delle competenze dalle Questure ai Comuni per quanto riguarda il soggiorno dei cittadini comunitari ed alla grande mobilità delle persone, un fenomeno che determina situazioni nuove cui deve fare fronte il nostro Paese quali ad esempio gli aspetti di natura sociale, economica, ordine pubblico e amministrativa.
La realtà vede un aumento dei matrimoni misti: figli che seguono i loro genitori da uno Stato membro ad un altro, che vi vanno a scuola o che studiano altrove, che vivono e lavorano in altri Paesi, che si sposano e che divorziano, che hanno figli o ne adottano.
E' questo lo scenario con cui dovremo confrontarci sempre più in futuro ed i lavori sia in sala plenaria che nei tanti workshop in programma consentiranno un approfondimento dei diversi aspetti tecnico-operativi, grazie alla qualità, all'esperienza e all'autorevolezza dei coordinatori e dei relatori ed agli interventi dei rappresentanti di alcune tra le più qualificate aziende.
Come ha sottolineato più volte il Sottosegretario all'Interno, On. Francesco Bonato, presenziando alle nostre iniziative, oggi agli operatori demografici è richiesta non solo una marcata professionalità, ma anche una forte deontologia.
Lavorare per il potenziamento della professionalità, puntando sull'innovazione e sulla continua riqualificazione è da sempre una "mission" di Anusca e siamo convinti che lo strumento operativo più idoneo per raggiungere questi obiettivi sia la Fondazione "Accademia degli ufficiali di stato civile, anagrafe ed elettorale" fortemente da noi voluta e che ha già ospitato quest'anno alcune interessanti iniziative e i primi due corsi residenziali sperimentali di abilitazione alle funzioni di ufficiale di stato civile.
La numerosissima e qualificata presenza oltre a rappresentare per noi organizzatori il premio più ambito, esprime il desiderio tangibile degli operatori demografici di conoscere, di informarsi, di migliorarsi continuamente, ma soprattutto di voler contare e portare la propria voce nel più ampio contesto riorganizzativo della Pubblica Amministrazione.
Un saluto caloroso alle delegazioni straniere che partecipano ai nostri lavori, in particolare al Vice Ministro degli Esteri della Romania, Mihai Gheorghiu, che con la sua presenza testimonia l'interesse della Romania a favorire un sereno e corretto inserimento dei connazionali nelle nostre comunità.