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Dal sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri si riporta la news su:"Cerchiamo di fare un po' di ordine sulla questione dei debiti della Pubblica Amministrazione per evitare che informazioni parziali contribuiscano soltanto a creare confusione.
Il dato di partenza è il seguente: oggi lo Stato non è in grado di avere una mappatura chiara, una fotografia certa dei debiti cui deve fare fronte. È il motivo per il quale la fatturazione elettronica, che abbiamo introdotto tra le novità della riforma della Pubblica Amministrazione lo scorso giugno, è lo strumento chiave per determinare, d'ora in avanti, il chi, il quanto e il quando dell'impegno preso dallo Stato nei confronti dei suoi creditori.
Primo punto: abbiamo realizzato il sistema che permetterà di controllare se tutti gli enti centrali pagano a 30 giorni. Adesso va esteso anche alle amministrazioni locali e il sistema girerà definitivamente.
Secondo punto: tutti i soggetti che hanno un debito verso la PA sono oggi - grazie all'accordo tra Governo, banche e CDP - in condizione di essere pagati. Purtroppo devono sottostare a una procedura che prevede la certificazione del credito sul sito del Governo. Ma se l'operazione è complicata dal punto di vista procedurale, il concetto è molto semplice. Entro il 21 settembre abbiamo messo a disposizione i soldi per pagare tutti i debiti di parte corrente. Purtroppo non tutti sono stati pagati perché il procedimento richiede un comportamento attivo (registrazione) da parte delle aziende. In un mondo normale il pagamento dovrebbe essere automatico. Purtroppo l'assurdo meccanismo del passato e l'inefficienza di molti enti locali impone di usare questa procedura. Ma - questo è il punto chiave - lo Stato si è messo nelle condizione di pagare tutti i debiti. E dunque è corretto sostenere che la sfida di liberare risorse per pagare tutti i debiti PA è vinta. Rimane quella di semplificare e imporre efficienza a tutta la pubblica amministrazione."


 
 
 
 
 
Valentini Alessio.