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privacy

"Sì all'accesso della madre naturale ai dati clinici della figlia non riconosciuta
 
Grazie alla legge sulla privacy una donna potrà avere accesso ai dati clinici della figlia non riconosciuta al momento della nascita e deceduta pochi giorni dopo il parto per gravi malformazioni. Potrà così conoscere la patologia genetica da cui era affetta la neonata e valutarne il possibile rischio di trasmissione in caso di nuova gravidanza.Dopo il no dell'ospedale che aveva rigettato la sua richiesta di accesso ai dati sanitari della bambina  non risultando alcun ricovero di una sua figlia legittima, la donna ha presentato ricorso al Garante privacy. E l'Autorità, nell'accoglierlo [doc. web n. 2865660], ha ordinato all'azienda ospedaliera, sulla base a una specifica norma del Codice privacy, di consentire alla ricorrente l'accesso a tutti i dati sanitari contenuti nella cartella clinica della neonata. Il Codice riconosce, infatti, il diritto di accesso ai dati di una persona deceduta anche a "chi ha un interesse proprio", e il Garante ha ritenuto che la ricorrente in qualità di madre, anche solo naturale, della neonata possa legittimamente esercitare questo diritto al fine di disporre di informazioni indispensabili all'accertamento e alle modalità di  trasmissione di una patologia  genetica di cui potrebbe essere portatrice.  E poter così valutare il rischio  procreativo e affrontare una ulteriore scelta riproduttiva consapevole e informata.
Dal sito del Garante per la protezione dei dati personali NEWSLETTER N. 383 del 16 gennaio 2014

 
 
 
 
 
Valentini Alessio.