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Dal sito del Ministero dell'Interno si riporta la new su:"
Illustrate ieri nella prefettura di Vibo Valentia, dal prefetto Michele di Bari e dal viceprefetto Emanuela Greco, le nuove direttive in merito al nuovo codice antimafia, che entrerà in vigore dal 12 febbraio.
La prima direttiva illustrata è l'ampliamento della categoria dei soggetti obbligati a richiedere la certificazione antimafia allo scopo di prevenire le infiltrazioni o i condizionamenti mafiosi nei confronti delle aziende. Rientrano in questa categoria, come ha evidenziato il prefetto, tutti gli organismi di diritto pubblico, comprese le aziende vigilate dallo Stato, le società controllate da Stato o altre ente pubblico, il contraente generale e le società in house providing.
Il codice allarga l'orizzonte anche sulle le situazioni sintomatiche dei tentativi di infiltrazione mafiosa con l'estensione ad ulteriori fattispecie di reato-omessa denuncia di usura ed estorsione; nonché subappalti non autorizzati, traffico illecito di rifiuti, turbata libertà degli incanti. Altri fattori rilevanti, ha spiegato il prefetto, riguardano l'allungamento dei tempi per quanto concerne il termine di efficacia dell'informativa che da 6 mesi passa ad un anno e la circolarità delle informazioni interdittive.
La vera novità è rappresentata dalla banca dati nazionale unica della documentazione antimafia presso il ministero dell'Interno collegata telematicamente con il Centro elaborazione dati. Ciò permetterà la verifica in tempo 'reale' della sussistenza di una delle cause di decadenza, di sospensione, di divieto o di un tentativo di infiltrazione mafiosa.
Il nuovo codice, infine, rilancia la complessa questione sull'informativa atipica, determinandone la revivescenza."
 

 
 
 
Valentini Alessio.