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Dal sito del Ministero degli Affari Esteri si riporta la new del 23 aprile 2012:"Approfondimenti
Terzi in Asia, nuovi mercati e investimenti in Italia - Tappa in Myanmar, sostegno a processo democratico.
Consiglio Affari Esteri dell'Unione Europea 23 Aprile 2012.
I Ministri degli Esteri della UE hanno deciso di sospendere per un anno le sanzioni imposte al Myanmar, con la sola eccezione dell'embargo di armi. La decisione è stata presa nel corso del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo. Terzi, in visita nel sud-est asiatico (proprio domani farà tappa in Myanmar) ha affermato che la sospensione delle sanzioni deve servire ad accelerare il processo di riforme nel Paese.
Le sanzioni europee, che scadono a fine mese, includono il blocco dei visti e dei beni contro 491 personalità, legate alla vecchia giunta militare, e contro 59 società ed organizzazioni. Restrizioni commerciali erano state inoltre imposte ad almeno 800 imprese, attive soprattutto nei settori del legno, delle pietre preziose e delle miniere. Tutte queste misure vengono sospese per un anno. Secondo la decisione assunta oggi, tra sei mesi i Ministri faranno una prima analisi per verificare il provvedimento.
L'Unione europea attende ora dal Myanmar ''il rilascio incondizionato dei restanti prigionieri politici e la fine di tutte le restrizioni imposte a quelli già liberati''. La sospensione delle sanzioni (con la sola eccezione dell'embargo delle armi) rappresenta un segno di ''incoraggiamento del processo di riforme avviato'' in Myanmar, affermano i Ministri (per l'Italia il Sottosegretario Dassù) lodando il nuovo corso birmano che rende possibili nuove relazioni con la Ue. ''La Ue vuole ora avviare una collaborazione attiva con il Myanmar nel suo insieme, allo scopo di assistere il processo di riforme e di contribuire allo sviluppo economico, politico e sociale'', si legge nelle conclusioni.
Il Ministro Terzi, che domani sarà in Myanmar, ha sottolineato che la sospensione delle sanzioni Ue "non è qualcosa di irreversibile, deve essere piuttosto irreversibile il processo di riforme" avviato dal governo birmano. Il messaggio è di una apertura fiduciosa", ha aggiunto Terzi, spiegando che si tratta di "un incoraggiamento della comunità internazionale a dialogare sempre di più con il Myanmar e a stabilire rapporti sempre più solidi in modo che la democrazia diventi un fatto acquisito e non soltanto una democrazia fragile".
Terzi, accompagnato dall'ex inviato speciale Ue per il Myanmar Piero Fassino, sarà da domani sera a Naypyidaw dove mercoledì vedrà il Presidente Thein Sein e giovedì a Rangoon per incontrare la leader dell'opposizione, Aung San Suu Kyi, che oggi ha disertato la prima seduta del nuovo parlamento perché contraria a giurare sulla "salvaguardia" della Costituzione varata dalla giunta militare nel 2008. Su questo punto Terzi ha affermato: "Un negoziato è in corso e sono fiducioso che si possa trovare una formulazione che possa rispondere alle loro esigenze".
A Lussemburgo sono state anche disposte nuove sanzioni per il regime siriano. Le nuove misure colpiscono l'import di beni di lusso e di materiale che può essere usato nella repressione. Si tratta del 14/mo pacchetto di sanzioni UE, dopo l'imposizione dell'embargo petrolifero e delle armi e dopo avere colpito 126 persone e 41 società, avere preso misure contro la banca centrale e l'export di metalli preziosi e i voli merci.

 
Valentini Alessio.