di Romano Minardi
In una situazione non certo facile per nessuno e per i lavoratori in particolare, finalmente una buona notizia che gli operatori demografici aspettavano da tempo: il contributo stanziato nella legge finanziaria 2008 a favore dei Comuni per l'attuazione della direttiva comunitaria 2004/38/CE è stato ripartito e trasferito agli Enti locali.
Ma ciò che più conta, tale contributo è stato interamente assegnato agli operatori dei servizi demografici, ai quali sarà attribuito il 60% dello stanziamento, direttamente nella busta paga, sotto forma di "produttività aggiuntiva", mentre il restante 40% dovrà essere destinato alla formazione dello stesso personale.
Lasciateci dire che si tratta di una grande conquista di ANUSCA!
Non abbiamo alcun timore di usare questa terminologia, che potrebbe apparire enfatica e trionfalistica.
L'importanza di una conquista non si misura solo con la sua entità materiale, attraverso un puro calcolo quantitativo, bensì anche e soprattutto con il suo valore intrinseco, l'impegno e gli ostacoli che si sono dovuti superare, l'affermazione di un principio di giustizia e di equità.
Peraltro, gli importi che saranno attribuiti agli operatori demografici non sono per nulla trascurabili. La loro ripartizione è avvenuta sulla base di criteri stabiliti dal Ministero dell'Interno, fondati, sostanzialmente, sul numero delle pratiche anagrafiche relative ai cittadini comunitari istruite o concluse in un determinato periodo di tempo. Il metodo scelto comporta, ovviamente, una differenziazione, in qualche caso anche molto significativa, delle risorse che ciascun operatore potrà percepire, per cui, alcuni dipendenti potranno beneficiare di incentivi di modesta entità, ma altri avranno diritto ad incentivi sicuramente molto interessanti. D'altra parte, ci sembra anche giusto che il premio sia rapportato al peso effettivamente sostenuto dal passaggio delle competenze sul riconoscimento della regolarità del soggiorno dei comunitari dalle questure ai Comuni.
In pochi conoscono l'impegno che ANUSCA ha dedicato a questo obiettivo e alla sua effettiva realizzazione.
Il Presidente Gullini ha fortemente voluto che il Governo, dopo un colpevole silenzio iniziale, desse una risposta significativa e tangibile allo straordinario impegno che si sono assunti gli operatori demografici, anagrafici in particolare, con l'attribuzione di una nuova, complessa funzione, determinata dalla decisione dell'Unione europea e dalla conseguente norma attuativa: il d.lgs. n. 30/2007.
Occorre sottolineare, anche perché nessuno lo ha mai riconosciuto agli operatori demografici, com'era giusto che fosse, il fatto che si è trattato di una vera e propria riforma, che ha ottenuto due risultati altamente positivi: da una parte è stato possibile mettere a disposizione delle forze dell'ordine una maggiore quantità di personale operativo, non più destinato a funzioni amministrative; dall'altra il servizio di riconoscimento della regolarità del soggiorno dei cittadini comunitari è diventato più efficiente, soprattutto grazie ai tempi più rapidi e certi garantiti dallo straordinario impegno e dalla professionalità dimostrata dagli operatori demografici.
Il Presidente Paride Gullini ha colto immediatamente l'importanza di questa fondamentale innovazione e il forte impatto che avrebbe avuto sui servizi demografici, anche ai fini della loro faticosa risalita nella scala dei valori in cui si collocano i vari settori della pubblica amministrazione.
Il primo obiettivo è stato quello di ottenere lo stanziamento delle risorse nella legge finanziaria 2008: obiettivo che è sembrato fin dall'inizio impossibile, tali e tanti sono stati gli ostacoli da superare. A questo proposito occorre rivolgere, ancora una volta, un ringraziamento sincero al Sottosegretario all'Interno di allora, on. Francesco Bonato, per la condivisione della proposta avanzata da ANUSCA e il lavoro svolto insieme al Presidente Gullini, che ha portato allo stanziamento di 10 milioni di euro non solo per l'anno 2008, ma anche per il 2009. Ma la strada era ancora molto lunga e irta di insidie.
Siccome la legge finanziaria prevede che le risorse stanziate siano destinate genericamente "ai Comuni", rinviando la determinazione delle modalità di riparto ed erogazione dei contributi ad apposito decreto del Ministero dell'Interno, l'auspicio è che nel 2009 si osservino i criteri del 2008.
L'ANUSCA, con il Presidente impegnato sempre in prima persona, continuerà a vigilare con grande attenzione, affinché le risorse faticosamente ottenute, siano destinate effettivamente al personale anagrafico che ha dovuto sopportare tutto il peso della riforma. Forse questa è stata la battaglia più complessa e difficile, che sarebbe troppo lungo descrivere, ma che ancora una volta l'ANUSCA è riuscita a vincere, grazie all'autorevolezza che le deriva dai suoi 4.100 Comuni associati e 5.232 soci individuali e grazie anche alla straordinaria attenzione alla crescita dei servizi demografici e alla loro valorizzazione dimostrata in ogni occasione dal Prefetto Annapaola Porzio e dai funzionari della Direzione Centrale dei Servizi Demografici del Ministero dell'Interno.
Oggi, dopo la conferma del Sottosegretario all'Interno, sen. Michelino Davico al Convegno nazionale ANUSCA di Riccione e la circolare del Ministero dell'Interno n. 17 del 28.11.2008, abbiamo la fondata speranza che il lavoro svolto possa ottenere gli effetti sperati, a beneficio di tutti quegli operatori che hanno dovuto affrontare grandi sacrifici aggiuntivi al già gravoso impegno che comporta la delega di ufficiale d'anagrafe, di stato civile ed elettorale.
A loro lo Stato italiano deve un ringraziamento e una riconoscenza speciale e non accuse generiche e, almeno per quanto riguarda la categoria degli operatori demografici nel suo complesso, totalmente infondate!
Purtroppo, dobbiamo ancora una volta registrare come la nostra categoria sia funestata da chi, interessato solo a se stesso, continui a spargere veleno su tutte le faticose conquiste di ANUSCA a favore degli operatori, cercando in ogni modo e con vergognose falsità, di svilire ogni realizzazione e con essa la credibilità e l'importanza della nostra categoria. Per fortuna, gli operatori demografici, anche quelli che in buona fede avevano creduto alle bugie, stanno aprendo gli occhi.
L'ANUSCA continuerà nella strada intrapresa da tempo e che sta dando risultati che, seppure ancora parziali e insufficienti, vanno nella giusta direzione: quella di ottenere una sempre maggiore considerazione dell'importanza dei servizi demografici per il futuro del Paese, al pari con un trattamento economico più equo per gli operatori del settore.
di Sauro Dal Fiume
"La partecipazione all'evento di ben 1.519 convegnisti (per oltre 6.000 giornate/presenze) da tutto il Paese dimostra il forte interesse verso i temi in discussione" è il primo commento del (visibilmente soddisfatto) Presidente Paride Gullini, raccolto al termine del 28° Convegno Nazionale ANUSCA, che si è tenuto a Riccione dal 17 al 21 novembre.
Gullini afferma che "una tale massiccia partecipazione ha reso evidente il desiderio degli operatori demografici di conoscere, informarsi, migliorarsi continuamente, al fine di rendere servizi più efficienti non solo ai cittadini italiani, ma anche a quelli provenienti dall'estero, dai Paesi comunitari e da quelli extracomunitari".
Il Presidente di ANUSCA sottolinea poi le novità promosse quest'anno dall'associazione: "A Riccione abbiamo presentato progetti innovativi, primo fra tutti la Business Key (un dispositivo informatico per la firma digitale - ndr) che consentirà di ridurre i costi gestionali dei servizi di Anagrafe e Stato civile". E aggiunge: "Abbiamo attivato il servizio Demografici senza frontiere (DSF), per facilitare il rapporto tra i cittadini che non conoscono la lingua italiana e gli uffici demografici, ed il progetto "Città in tv", già operativo in dieci Comuni, fra cui Castel San Pietro Terme, dove ANUSCA ha la propria sede nazionale. Città in tv consiste in un canale informativo per i cittadini, visibile attraverso punti video posizionati nelle stanze di ricevimento al pubblico di uffici comunali e luoghi privati convenzionati. L'augurio è che i veri innovatori nella pubblica amministrazione e negli enti locali siano gli stessi operatori del settore". E riguardo ai nuovi servizi presentati a Riccione, il presidente Gullini invita a "non avere paura delle novità! Occorre il coraggio di mettere in discussione l'attuale metodo di lavoro, misurandolo e quantificandolo e, se necessario, modificandolo. E' questo un percorso lineare e trasparente per ottenere la credibilità e i riconoscimenti dell'impegno di tanti professionisti del settore".
La parola d'ordine più volte ribadita è dunque: «Qualità». Una qualità che si può ottenere e mantenere attraverso migliori performance di efficienza, semplificando e informatizzando maggiormente la gestione: "E' ormai patrimonio comune - conclude il Presidente - che non può esservi convivenza civile, trasparenza e sicurezza se non si conoscono le persone, la loro distribuzione sul territorio, la loro composizione sociale. Senza i servizi demografici non esisterebbero i Comuni, le Province, le Regioni e neppure lo Stato. L'anagrafe serve al sistema Paese per funzionare e oggi, sempre più, quale strumento di controllo anche ai fini della sicurezza. In questi giorni il ministero dell'Interno sta predisponendo le indicazioni per il Codice delle autonomie locali. Ritengo che questo sia il momento di chiedere chiarezza sul ruolo dei servizi demografici e sulle risorse economiche da investire nella loro gestione. L'ANUSCA punta all'individuazione di costi standard dei vari servizi, attraverso uno studio scientifico che consenta di stabilire quale quota vada a carico dello Stato e quale, invece, competa ai Comuni".
A conclusione dei lavori del 28° Convegno nazionale di Riccione, ANUSCA rivolge un sentito ringraziamento al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per aver concesso l'Alto Patronato alla manifestazione ed a tutte le più Alte Cariche dello Stato che hanno aderito al Comitato d'Onore.
Un ringraziamento che ANUSCA estende al Sottosegretario sen. Michelino Davico ed a quanti (operatori demografici, amministratori pubblici, funzionari ed in particolare, lo staff dirigente del Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno) hanno contribuito al successo della nostra iniziativa.
Ringraziamento esteso anche ai relatori, agli esperti della materia demografica, nonché ai numerosissimi espositori che hanno proposto le ultime novità in materia di nuove tecnologie legate al settore dei servizi demografici.
di Primo Mingozzi
Durante i lavori del Convegno nazionale di Riccione, si è ripetuto il "boom" del tesseramento all'ANUSCA. Lo stand dell'associazione è stato "assediato" da convegnisti che volevano rinnovare l'adesione in anticipo sul 2009, con la piena soddisfazione degli operatori incaricati che hanno faticato non poco ad accogliere tutte le richieste.
Il bilancio finale dell'operazione-Tesseramento, manifesta un risultato entusiasmante con 466 tessere tra rinnovi e nuove adesioni per il 2009. Abbiamo riferito quanto accaduto per il tesseramento durante il Convegno per evidenziare come sia forte il legame di ANUSCA con i suoi associati che ancora di più oggi che in passato, sentono "rappresentativa" dei propri interessi professionali. Infatti, la conquista dell'Albo per Ufficiali di stato civile, che segna una vera svolta per tanti operatori, è un primo risultato da estendere anche agli operatori d'anagrafe ed elettorale.
Un impegno che ANUSCA ha riaffermato con convinzione e determinazione con il Convegno nazionale e che iscrive tra le cose prioritarie del suo programma.
Intanto, segniamo questo punto a nostro favore, il quale sta a significare che l'unità dell'Associazione, la sua forza e la sua credibilità, sono le condizioni necessarie per valorizzare il profilo professionale degli operatori.
Dati ufficiali del 27 novembre 2008: i tesserati individuali hanno superato il dato dello scorso anno, posizionandosi a quota 5.232 adesioni. Per i Comuni, cui altre delibere di adesione sono in corso, la cifra complessiva raggiunge oggi 4.067 Enti associati.
Da un rapido sguardo i dati di maggiore rilievo, in proporzione al territorio, riguardano la Calabria con 546 soci individuali e 135 Comuni; 'Emilia Romagna conta 514 soci individuali e 277 Comuni; altro dato eccezionale riguarda la Lombardia con 712 soci individuali e 1.111 Comuni.
Segnaliamo qualche altro esempio dove ANUSCA ha un forte radicamento fra gli operatori: Sicilia e Veneto. La Sicilia conta ben 522 soci individuali e 146 Comuni associati, mentre il Veneto tocca i 526 soci e 453 Enti comunali.
Dati esaltanti, che testimoniano la vivacità di ANUSCA in queste regioni, unitamente alla Sardegna, che conta 160 iscritti individuali e 208 Comuni. Concludiamo con la regione Piemonte, che si distingue con 355 adesioni individuali e 461 Comuni associati.
Pure da questo quadro seppure incompleto dei tesserati ANUSCA, dove fa testo il numero complessivo di soci e Comuni iscritti regolarmente, emerge il dato di una forza reale, supportata da una grande rappresentatività di cui gli operatori demografici non possono fare a meno.
Grazie a questo trascinamento, la Campagna Tesseramento 2009 è già iniziata e viene seguita con il favore degli operatori demografici, che sempre più individuano nell'ANUSCA l'alleato strategico, per la valorizzazione del loro ruolo, quali attori dell'innovazione.