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Il Consiglio dei ministri in data 3 novembre 2023  ha approvato un disegno di legge costituzionale per l'introduzione dell'elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri e la razionalizzazione del rapporto di fiducia.
"Il testo opera su cinque versanti:
1. introduce un meccanismo di legittimazione democratica diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, eletto a suffragio universale con apposita votazione popolare che si svolge contestualmente alle elezioni per le Camere, mediante una medesima scheda. Si prevede, inoltre, che il Presidente del Consiglio sia eletto nella Camera per la quale si è candidato e che, in ogni caso, sia necessariamente un parlamentare;
2. fissa in cinque anni la durata dell'incarico del Presidente del Consiglio, favorendo la stabilità del Governo e dell'indirizzo politico; 
3. garantisce il rispetto del voto popolare e la continuità del mandato elettorale conferito dagli elettori, prevedendo che il Presidente del Consiglio dei ministri in carica possa essere sostituito solo da un parlamentare della maggioranza e solo al fine di proseguire nell'attuazione del medesimo programma di Governo. L'eventuale cessazione del mandato del sostituto così individuato determina lo scioglimento delle Camere;
4.affida alla legge la determinazione di un sistema elettorale delle Camere che, attraverso un premio assegnato su base nazionale, assicuri al partito o alla coalizione di partiti collegati al Presidente del Consiglio il 55 per cento dei seggi parlamentari, in modo da assicurare la governabilità;
5. supera la categoria dei senatori a vita di nomina del Presidente della Repubblica, precisando che i senatori a vita già nominati restano comunque in carica.
Fonte: il comunicato stampa del  Consiglio dei Ministri n. 57

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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