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Il Consiglio dei Ministri in data 29 aprile 2021  ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di termini legislativi.
Con la proroga dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, già deliberata, posticipati alcuni termini di scadenza.
Per quanto attiene il proseguimento dello smart working nella PA:
-"fino alla definizione dei contratti collettivi del pubblico impiego, e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, le amministrazioni pubbliche - valorizzando l'esperienza acquisita nella organizzazione e nell'espletamento del lavoro in modalità agile, particolarmente, durante la pandemia - potranno continuare a ricorrere al lavoro agile secondo le modalità semplificate stabilite dall'articolo 263 del Dl 34/2020 (il cosiddetto "decreto Rilancio"), ma senza più essere vincolate al rispetto della percentuale minima del 50 per cento del personale e a condizione che l'erogazione dei servizi rivolti a cittadini e imprese avvenga con regolarità, continuità ed efficienza e nel rigoroso rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente. Si avvia, quindi, un percorso di ritorno alla normalità, nella Pubblica Amministrazione, in piena sicurezza e nel rispetto dei principi di efficienza e produttività". 
Fonte. comunicato stampa del CdM n.16 del 29 aprile 2021

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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