"Deve essere respinta la domanda di rettificazione dell'atto di nascita di un minore nato in Italia, mediante l'inserimento accanto al nominativo della madre biologica anche di quello della madre intenzionale, che in precedenza aveva prestato il proprio consenso alla pratica all'estero della tecnica della procreazione medicalmente assistita, poiché nell'ordinamento italiano vige il divieto di ricorso a tale tecnica per persone dello stesso sesso".
- Cfr. Sentenza della Corte Suprema di Cassazione Prima Sezione civile - n. 7668 del 3 aprile 2020
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