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Il Garante per la protezione dei dati personali, a seguito di parere richiesto dal Ministero dell'Interno in data 19 settembre 2018 su uno schema di decreto, composto di un unico articolo, volto ad apportare alcune modifiche al decreto del 23 dicembre 2015 concernente le modalità tecniche di emissione della carta di identità elettronica sul quale si era espresso con parere n. 4634495, ha  espresso parere contrario (v. n. 9058965) rispetto alla modifica che riguarda la sostituzione, in più parti del decreto e degli allegati, della parola "genitori" con le parole "padre" e "madre".
A fronte dei rilievi sollevati in merito il Garante ha ulteriormente precisato che: " Nella fattispecie, l'esclusiva indicazione dei soggetti esercenti la responsabilità genitoriale come "madre" e "padre", anche nell'ipotesi in cui essi presentino - come consentito dall'ordinamento - caratteristiche soggettive diverse da quelle, non può non risultare incompatibile, in particolare, con il principio di esattezza dei dati trattati. Il Garante si è limitato a rilevare tale profilo di criticità e l'asimmetria tra la disciplina primaria e l'atto proposto, non spettando certamente a questa Autorità trarne le conseguenze e proporre soluzioni alternative. Quanto agli insulti rivolti all'Autorità, essi, come noto, qualificano chi li fa e non chi li riceve"
- Parere su uno schema di decreto in tema di modalità tecniche di emissione della carta di identità elettronica 31 ottobre 2018

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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