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Dal sito www.interno.it:
 
Il ministro Alfano ha riferito al Parlamento europeo i risultati dell'azione dell'Italia nei due ambiti al vertice dell'agenda di presidenza. Da Mare Nostrum a Triton sul fronte flussi migratori; contrasto ai foreign fighters e sicurezza del web contro il terrorismo internazionale
 
Gestione dei flussi migratori e lotta al terrorismo sono state tra le priorità del semestre di presidenza italiana del consiglio del'Unione europea. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ne ha parlato questa mattina a Bruxelles davanti alla commissione Libertà Civili, Giustizia e
Affari Interni (LIBE) del Parlamento Europeo, tracciando un bilancio  dei 6 mesi di guida italiana Ue su questi temi. All'audizione è intervenuto anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando.
 
IMMIGRAZIONE
«Le tematiche migratorie sono state al centro della nostra agenda sin dall'inizio, in particolare per quanto  riguarda la gestione delle frontiere esterne del Mediterraneo» ha detto
Alfano, chiarendo un presupposto: la pressione dei flussi migratori è  ormai nello scenario europeo «un dato strutturale» che è «riduttivo considerare in un'ottica di emergenza».

Per questo, ha ribadito, è necessario «rafforzare la politica dell'Unione europea sulla migrazione». Una politica che, secondo il ministro, «deve prevedere  la cooperazione con i
paesi terzi, l'azione di Frontex sulle frontiere marittime e una visione comune europea del sistema di asilo», e deve puntare a «dare concretezza ai partenariati già conclusi» e coinvolgere altri Paesi pronti a collaborare.

Sotto la presidenza italiana, tuttavia, ha sottolineato Alfano, «si è aperta una nuova fase di gestione dei flussi migratori con il lancio dell'operazione Triton da parte dell'agenzia Frontex». L'operazione ha sostituito l'italiana Mare Nostrum, dalla fine della quale, ha riferito, «è stata salvata la vita e data assistenza a 3.326 persone». Questo perché «nessuno può scavalcare
le leggi del mare», perché «quando arriva una chiamata nessuno può sottrarsi».

Tornando a Triton, per la prima volta, con questa operazione, «l'Europa scende in mare e mette uomini e navi  lungo le frontiere», e l'Italia passa «da 114 milioni a 0 euro» di costi. L'obiettivo adesso, ha spiegato il ministro, «è costituire in Africa centri di screening sui migranti per capire chi ha diritto all'asilo», dando «un duro colpo» anche al traffico di esseri umani.
«Chi ha diritto deve essere accolto in Europa secondo principio di solidarietà», ha proseguito Alfano, «invece chi non ha diritto resta lì». Per quanto riguarda il pattugliamento delle acque internazionali, non previsto da Triton, «fino alla fine dell'anno arretreremo alle
trenta miglia», ha dichiarato il ministro.
 
LOTTA AL TERRORISMO
Sul fronte anti-terrorismo l'Italia, alla guida del Consiglio Ue, ha dedicato «grande attenzione al
radicalismo, al reclutamento» e al fenomeno dei foreign fighter - i combattenti stranieri che si uniscono all'Isis - «per bloccarne il flusso verso Iraq e Siria».

Tra le azioni messe in campo, il coinvolgimento «dei colossi dell'industria del web» per potenziare la sicurezza delle reti informatiche - perché «un eventuale attacco non è
solo ai governi ma ai popoli» - e la proposta di creare «una rete dei  punti di contatto chi si occupano di terrorismo nei singoli Paesi», iniziativa che, ha annunciato Alfano, «si tradurrà in un protocollo operativo».


 
 


 
 
 
 
 
Valentini Alessio.