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elettorale

Dal sito del Ministero dell'Interno si riporta la news su:"
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano è intervenuto in audizione alla Commissione Affari costituzionali del Senato.
«La sentenza della Consulta non ha ritenuto anticostituzionale in assoluto un sistema che dava un premio di maggioranza in grado di assicurare la governabilità». Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano, ascoltato oggi in audizione alla commissione Affari costituzionali al Senato.
«Si lamentava invece l'assenza di una soglia minima di consenso - ha proseguito Alfano - il disegno di legge ora in esame al Senato corrisponde alle esigenze espresse dalla Consulta».
Quanto alle candidature in più collegi, secondo il titolare del Viminale, «la Consulta le ha definite negative, ma in un diverso sistema di collegi, più limitati, quale quello che si prefigura in questo testo, l'indicazione non appare contrastante. Anche nel Mattarellum erano consentite nella quota proporzionale». Sulla compilazione delle liste «sulle preferenze, i giudici non hanno indicato un meccanismo preciso, e anzi spiegavano che una lista bloccata ridotta avrebbe favorito la conoscenza dei candidati. Ritengo però che un sistema di preferenze sia più consono al ripristino della scelta dei candidati, e d'altronde tutti gli altri livelli elettorali, dai comuni alle province alle regioni, prevedono questo meccanismo».
La riforma elettorale avrà «un impatto amministrativo molto delicato» ha poi avvertito il ministro. La legge, nella versione già approvata dalla Camera, «assegna al governo 45 giorni per la ridefinizione del collegi, ma il Mattarellum a suo tempo richiese cinque mesi di lavoro, un mese in più dei quattro della norma di delega». Secondo Alfano «cinque mesi possono essere ridotti ma non drasticamente abbattuti come appaiono nel testo di legge in esame».

 
 
 
 
 
Valentini Alessio.