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XXXIII Convegno Nazionale ANUSCA - Martedì 26 Novembre 2013

Gullini: "Ecco il futuro dei Servizi Demografici" (Comunicato n. 1)

Dopo una simpatica "Serata di benvenuto" si è aperto, questa mattina, al Centro Congressi delle Venezie di Abano Terme (PD), un ritorno dopo 26 anni, il 33° Convegno Nazionale di ANUSCA centrato, quest'anno, come si evince dal titolo: "I Servizi Demografici: il futuro è già iniziato", sul divenire della professione degli operatori demografici di tutti i Comuni italiani. Occasione anche, e soprattutto, per una riflessione sui cambiamenti in atto che investono significativamente il settore. Il tutto in sinergia conil Ministero dell'Interno e l'Agenzia per l'Italia digitale, presenti per condividere con gli operatori un domani vicinissimo.
Il Convegno Nazionale è un'assise che si propone da anni come una manifestazione tra le più rappresentative della Pubblica Amministrazione, un'occasione per approfondire importanti tematiche e recenti interventi normativi sia nazionali che d'importanza comunitaria e internazionale. Le numerose relazioni vengono presentate in contesti e modalità differenti per dare spazio alle diverse esigenze: gli argomenti tenuti nella sala plenaria con relatori di alto rilievo istituzionale e accademico, cui si affiancano gli esperti ANUSCA, in un mix di interventi che affrontano gli aspetti teorici e i riflessi pratici; le manifestazioni collaterali nelle salette, ideate per una platea meno numerosa, contesto ideale per un dialogo diretto fra relatori e convegnisti: e poi le varie sessioni dedicate ai quesiti con risposta immediata, vere e proprie palestre di addestramento e di esercizio sia per gli operatori più esperti, sia per le nuove leve. Al riguardo, non va dimenticato l'interessante appuntamento di venerdì 29 novembre con la tavola rotonda "Anusca risponde agli operatori". Come vanno ricordate la consueta mostra specializzata con le ultime novità nei settori delle forniture e dei servizi (software, macchine, attrezzature, editoria, modulistica, etc.) per i Comuni, in particolare per i Servizi Demografici, e la 17^ edizione della manifestazione "La tenda dell'innovazione" dove i Comuni presentano i più recenti progetti di successo.
La prima sessione dei lavori, coordinati dal Vice Capo Dipartimento Vicario Affari Interni e Territoriali, il Prefetto Riccardo Ubaldi, si è aperta, come da tradizione, con la relazione del Presidente ANUSCA Paride Gullini il quale, dopo aver ricordato la grave crisi economica che il Paese sta attraversando, ha evidenziato come questa congiuntura "metta in discussione, assieme ai nostri modelli di vita, soprattutto l'organizzazione dello Stato, troppo costosa ed elefantiaca rispetto alla qualità dei servizi che mette a disposizione e non più compatibile con un mondo globalizzato dove le tecnologie consentono la circolazione immediata delle informazioni e la fruizione da parte dei cittadini di nuovi e più qualificati servizi. "E, allora, - ha continuato il Presidente - oggi registriamo con piacere che anche il nostro Paese si è dato una strategia globale con la creazione dell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, per semplificare i processi burocratici, rendere meno costoso l'intero apparato pubblico, creare le condizioni per un salto di qualità del nostro sistema amministrativo. Anche se ancora pochi hanno la percezione di quali saranno i cambiamenti organizzativi che l'ANPR comporterà per gli enti centrali e le amministrazioni locali. E'sin troppo evidente che un progetto così ambizioso non può prescindere dal coinvolgimento e della collaborazione di tutti i soggetti interessati, ciascuno per la parte che gli compete. Per questo il presidente di ANUSCA ha voluto ringraziare tutti coloro cui la legge affida la regia per la realizzazione dell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, in primis, il Direttore Centrale dei Servizi Demografici del Ministero dell'Interno, Prefetto Giovanna Menghini ed il Direttore dell'Agenzia per l'Italia Digitale, Ing. Agostino Ragosa, i quali sono intervenuti, subito dopo la relazione introduttiva di Paride Gullini seguita da un video che ha raccontato il mondo di ANUSCA di oggi e di domani, illustrando quali saranno le tappe operative, nei prossimi mesi, per raggiungere questo obiettivo che "delinea - ancora sottolineatura di Gullini - lo scenario futuro dei servizi demografici in quanto l'ANPR influirà direttamente anche nella gestione dello stato civile e dell'elettorale". "In questo contesto, parlando di trasparenza - ha chiosato il presidente - non dobbiamo dimenticare che un Paese civile, quale vuole essere il nostro, non può trascurare la privacy dei cittadini che va sempre salvaguardata. In questo senso la presenza del Garante della Privacy ai lavori completa il quadro circa il futuro dei Servizi Demografici e quindi del nostro lavoro".
Altri passaggi della relazione introduttiva di Gullini hanno toccato i temi della innovazione tecnologica che ha visto ANUSCA protagonista "sia con proprie originali proposte che nella collaborazione con le istituzioni centrali e regionali". Il presidente dell'Associazione ha ricordato anche che, "grazie ad un parziale contributo dello Stato, ANUSCA ha costituito l'Accademia degli Ufficiali di Stato Civile destinata ad ospitarei corsi di abilitazione ed aggiornamento degli operatori demografici, la seconda realtà europea dopo quella della Germania Federale", auspicando che il sostegno continui anche nella contingente situazione economica.
L'interventosi è chiuso con un doveroso e sentito ringraziamento alle Istituzioni e ai Convegnisti che "nonostante le difficoltà che tutti conosciamo, con la loro presenza consentono di proseguire in un percorso che dura ormai da 33 anni".
Sono seguiti, appunto, gli interventi del Direttore Centrale dei servizi demografici Giovanna Menghini, che ha illustrato le strategie del Ministero dell'Interno, mettendo in luce in particolare quelle relative al "forte impatto che l'ANPR avrà sulle anagrafi comunali, come fondamentale processo di digitalizzazione delle PP.AA., da realizzare con cura e tempestività in ogni sua fase". A margine del Convegno, incontrando alcuni operatori, il direttore Menghini ha detto che "i servizi demografici sono in prima linea a gestire una materia complessa. Ma - ha aggiunto - possiamo farcela se lavoriamo tutti assieme in piena sinergia". L'ing. Agostino Ragosa, direttore generale dell'Agenzia per l'Italia digitale, il cui rapporto ha tracciato le strategie per la semplificazione e la riorganizzazione della nostra pubblica amministrazione, ha ricordato l'impegno del governo sulle tre priorità strategiche: "Anagrafe unica, identità digitale e fatturazione elettronica saranno i nostri prossimi obiettivi, insieme al lavoro dirazionalizzazione e consolidamento dei data center. Entro l'anno presenteremo un piano ad hoc".
Strategie che si completano e coinvolgono la pubblicità, la trasparenza e il rispetto della riservatezza nella P.A., di cui hanno parlato Licia Califano, componente dell'autorità garante della privacy, la quale ha evidenziato le criticità che la minano. Ad esempio, ha detto la Califano, la possibilità di conoscere dati, attraverso motori di ricerca Internet esterni al sito di provenienza, ha un impatto fortemente negativo sulla loro riservatezza. Così come la violazione del principio di finalità, per i quali i dati sono stati raccolti, e la durata della loro pubblicazione, oltre i termini di legge. E, Claudio Filippi, in servizio presso il Garante per la protezione dei dati personali, che a sua volta ha sottolineato come si debba conciliare il concetto di "open data", che si va via via affermando, con l'aspetto della riservatezza dei dati dei singoli.
Da ultimo, nella prima sessione, coordinata dal Prefetto Riccardo Ubaldi, Vice Capo dipartimento Vicario Affari interni e territoriali del Ministero dell'Interno, è intervenuto l'ing. Paolo Boscolo, responsabile dei servizi informativi del Comune di Prato il quale, in rappresentanza dell'ANCI, ha richiamato l'attenzione della platea sulle problematiche tecniche del progetto ANPR, anche in relazione ai costi derivanti dall'aggiornamento o dalla sostituzione dei software.

 
 
 
 
 

"Dove c'è innovazione c'è Anusca" (Comunicato n. 2)

Dopo le relazioni introduttive del presidente Gullini, del prefetto Menghini e del direttore Ragosa, i lavori del 33° Convegno Nazionale di ANUSCA (Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile, Anagrafe ed Elettorale), coordinati dal prefetto Riccardo Ubaldi - Vice Capo dipartimento Vicario Affari interni e territoriali del Ministero dell'Interno - sono entrati nel vivo toccando temi rilevanti, in questo momento, per l'anagrafe, in un'angolazione del tutto innovativa.
Dopo la mattinata intensa, che ha visto anche la partecipazione di Stephan Matyk della Direzione Giustizia della Commissione Europea, giunto ad Abano per spiegare l'attività della C.E. e illustrare la proposta di Regolamento della stessa del 24 aprile 2013: "la proposta - ha precisato il relatore - è stata elaborata dalla Commissione per mettere realmente il cittadino al centro dell'Unione Europea, per semplificare e facilitare la libera circolazione del cittadino europeo e introdurre procedure agevolate di riconoscimento di alcuni documenti", nel pomeriggio sono proseguiti i lavori.
Nella certezza che l'innovazione, in particolare attraverso la digitalizzazione delle procedure, non sia solo un fattore ristretto al mondo della produzione, ma riguardi a pieno titolo anche i servizi pubblici, nello specifico quelli anagrafici. E' questo è stato il filo conduttore delle relazioni del Ricercatore Simone Calzolaio del Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali dell'Università degli Studi di Macerata, che ha illustrato le recenti novità in materia di amministrazione digitale dei servizi anagrafici, puntualizzando che "con la modifica dell'art.62 del Codice dell'amministrazione digitale, i servizi anagrafici si presentano come parte integrante dell'agenda digitale italiana. In una certa misura potrebbe anche dirsi che sono divenuti parte "fondativa" o "costitutiva" dell'AGIT: infatti, l'istituzione dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) è strettamente interconnessa con la possibilità di rendere operativi i concetti cardine dell'identità e del domicilio digitale, in una prospettiva di massima interoperabilità dei dati" .
A seguire l'esperto ANUSCA Alessandro Francioni ha spiegato alla platea dei convegnisti cos'è e come funziona la firma "grafometrica" in generale e nei servizi demografici in particolare: "la firma grafometrica è una firma elettronica avanzata e risolve l'ostacolo dell'acquisizione della firma autografa del cittadino non dotato di firme digitali o di carta d'identità elettronica. La sottoscrizione del cittadino avviene, infatti, utilizzando uno specifico software, una penna digitale e una tavoletta tablet. Si parlerà dello strumento e dei possibili ambiti di applicazione - ha annunciato Francioni - partendo dalle domande di cambio di residenza e abitazione su cui il Comune di Cesena ha avviato la prima sperimentazione in Italia".
Il Viceprefetto Marina Fondacaro, Dirigente AREAI: Anagrafe Popolazione Residente della Direzione Centrale SS.DD., ha segnalato, richiamandosi alla legge n. 221 del 2012, i profili anagrafici connessi all'attuazione dell'Agenda Digitale italiana. La Fondacaro ha sottolineato,in particolare - che "l'introduzionedell'ANPR non modifica la disciplina anagrafica, ma innova il CAD. Questo è sintomatico di un'anagrafe non più raccolta sistematica di dati, ma con una funzione informativa. Perchè nell'ANPR confluiranno anche dati eterogenei dialtre pubbliche amministrazioni" Per tutti, "innovare, anche nella p.a., è condizione essenziale per sopravvivere e crescere. Non è un lusso che possiamo rinviare a tempi migliori". Va senz'altro ricordata, altresì, la relazione dell'esperto ANUSCA Romano Minardi sul valore della formazione nel nuovo quadro normativo. Minardi ha così sintetizzato il suo intervento: "L'Italia, secondo i dati Istat del 2010, si colloca al 22° posto della classifica degli Stati europei, con una spesa per l'istruzione e la formazione pari al 4,2 del Pil (dati 2012), contro l'8% della Danimarca eil 7% di Svezia e Inghilterra che occupano i primi posti di questa classifica. La media europea è del 5,3. Questi dati ci dicono che la spesa per la formazione nel nostro paese è insufficiente e che dovrebbe essere incrementata. Il nostro auspicio e la nostra speranza è quella di poter assistere, da oggi e per il futuro, ad un incremento delle risorse destinate alla formazione, nella piena consapevolezza che si tratti non di una spesa, ma di un investimento. Il Ministero dell'interno, anche per effetto delle limitate disponibilità economiche, ha coinvolto l'Anci e l'Anusca con l'obiettivo di ripensare le modalità formative tradizionali, al fine di elaborare una strategia che introduca anche nei servizi demografici le più moderne tecniche di formazione a distanza, senza tuttavia abbandonare i più collaudati e apprezzati sistemi formativi "in aula", che consentono un più diretto e personale contatto con il docente, oltre al valore aggiunto costituito dalla conoscenza reciproca fra colleghi e dallo scambio di esperienze di lavoro".
Chiude la giornata una Tavola Rotonda sul diritto di soggiorno permanente. Gli esperti ANUSCA Liliana Palmieri, Patrizia Dolcimele, Romano Minardi, Mariangela Remondini hanno illustrato agli operatori "gli effetti che la sentenza della Corte di Giustizia Europea, del dicembre 2011, ha determinato sulle modalità operative che gli ufficiali d'anagrafe devono oggi seguire per il rilascio dell'attestato permanente; sono state esaminate le diverse casistiche che possono concretamente presentarsi e le soluzioni. E' seguito un ampio e animato dibattito con la platea.
Negli Workshop, spazio ai temi delle pubblicazioni di matrimonio (Pia Mantineo, Giuseppe Lucisano) della cittadinanza (Renzo Calvigioni) e della "residenza" quale presupposto all'evento dello stato civile (Antonia De Luca, Maria Teresa Magosso). In particolare Calvigioni ha parlato di come cambia la cittadinanza dopo il "Decreto del fare", ricordando che "il legislatore ne ha disposto l'acquisto per lo straniero nato in Italia anche in presenza di carenze documentali a sostegno del possesso della residenza legale".

 
 

Anci: "Via libera all'ANPR, ma attezione all'impatto economico sui Comuni

Nel pieno del dibattito, al 33° Convegno Nazionale ANUSCA (Associazione Nazionale Ufficiali di StatoCivile, Anagrafe ed Elettorale), sulla realizzazione dell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), è arrivata al Presidente dell'Associazione, Paride Gullini, una comunicazione del Presidente dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Piero Fassino, con la quale lo rende partecipe di alcune considerazioni sull'argomento. La nota è stata letta dal presidente Gullini alla platea dei Convegnisti. In essa il presidente Fassino afferma che "una Anagrafe Nazionale è auspicabile per gli indubbi vantaggi che potrebbe apportare in termini di circolarità del dato anagrafico tra i Comuni, enti certificatori, e gli altri soggetti pubblici aventi diritto, ma il successo di questo progetto così ambizioso e strategico per il Paese potrà essere determinato solo attraverso un confronto istituzionale sistematico tra tutti gli attori coinvolti". L'ANCI, "in questa fase delicata di definizione del percorso attuativo, considera ineludibile collaborare al disegno di una ANPR conforme alle esigenze quotidiane degli enti, ma contenendo al contempo l'impatto economico e organizzativo sui Comuni. E' opinione ormai condivisa - scrive ancora Fassino - che l'introduzione del nuovo sistema non potrà essere senza oneri per i Comuni; per questo l'ANCI ha presentato un emendamento alla Legge di stabilità per il 2014, richiedendo delle risorse aggiuntive vincolate a garantire un sostegno ai Comuni nel processo di adeguamento dei propri sistemi informativi al nuovo modello di circolarità anagrafica, salvaguardando gli investimenti sostenuti negli anni, e ad assicurare un adeguato livello di formazione e di assistenza al personale comunale"
"L'obiettivo dell'Associazione - conclude il Presidente dell'ANCI - non è certo quello di rallentare, o peggio ostacolare, la realizzazione di questa importante sfida per il Paese, ma piuttosto di avere garanzie che i Comuni possano mantenere il livello di funzionalità e di servizio attuali".