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stato civile

Si riporta un interessante articolo pubblicato sul sito del Ministero dell'Interno sull'andamento della concessione della cittadinanza italiana:"Il 2006, per il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, è stato un anno caratterizzato da un'intensa attività per quanto riguarda il settore della concessione della cittadinanza italiana. E' il dato che emerge da un'intervista rilasciata dal prefetto Perla Stancari - Direttore centrale per i servizi civili, la cittadinanza e le minoranze - al quotidiano "Metropoli" di Repubblica il 28 ottobre 2007.
Se da un lato il raggiungimento di tale obiettivo è stato possibile grazie agli interventi e alle forze messe in campo dall'Amministrazione, da l'altro è stato maggiormente condizionato dall'accresciuta dimensione che ha assunto il fenomeno migratorio nell'attuale contesto sociale e la conseguente aspirazione a voler concludere, con l'acquisizione della cittadinanza, il percorso di piena integrazione e di stabile radicamento nella nostra società da parte di un numero sempre maggiore di cittadini stranieri.
"Abbiamo razionalizzato il lavoro e potenziato l'informatizzazione del servizio, la comunicazione e l'informazione - ha spiegato il prefetto Stancari -. Così siamo riusciti a definire, pur con lo stesso personale, quasi il doppio delle pratiche rispetto al 2005. C'è, poi, un altro fattore molto importante: noi ci sentiamo partecipi del processo sociale e culturale dei futuri cittadini e cerchiamo di semplificargli la vita".
Sono 35.766 la persone che nel 2006 hanno ottenuto la cittadinanza italiana di cui 30.151 sono state concessioni per matrimonio e 5.615 per residenza. In netta diminuzione il numero complessivo dei dinieghi: 522, di cui 279 per le istanze per matrimonio e 243 per residenza, raffrontati ai 1.166 del 2005, di cui 337 per matrimonio e 829 per residenza. Si è registrato, invece, un dato pressoché invariato per quanto riguarda i provvedimenti di inammissibilità, emanati per carenze documentali o per insussistenza dei presupposti di legge per la presentazione delle domande.
Per quanto riguarda le nazionalità di origine di coloro che, nel corso dell'anno 2006, hanno ottenuto la cittadinanza italiana, nelle concessioni per matrimonio la Romania occupa il primo posto con 2.775 provvedimenti, seguita dall'Argentina con 2.569, dal Brasile con 1.751 e dal Marocco con 1.680.
Nelle concessioni per residenza, il capofila è stato il Marocco con 1.615 (con assoluta prevalenza degli uomini: 1.330) seguito da Albania con 795, Tunisia con 371 e Egitto con 217. Nel raffronto con gli anni 2004-2005, viene confermato sostanzialmente l'ordine degli stessi Paesi anche relativamente alla prevalenza della componente maschile.
Un'analisi della distribuzione sul territorio dei neocittadini rileva una decisa prevalenza delle Regioni settentrionali. In particolare, la Lombardia occupa il primo posto con 5.263 provvedimenti, seguita da Emilia Romagna (3.521), Veneto (3.393) e Piemonte (3.215).
A tali dati si è giunti attraverso il lavoro costante di un'Amministrazione che, in linea con gli obiettivi programmatici del Governo, ha posto la massima attenzione nell'individuare soluzioni per il miglioramento dell'efficacia della propria azione muovendosi su quattro principali punti di intervento:
1. Nuove linee interpretative della legge 5 febbraio 1992 n. 91
- Decreto ministeriale 7 ottobre 2004
Spesso gli aspiranti alla cittadinanza incontravano difficoltà per l'ottenimento del certificato di svincolo presso le Autorità del proprio Stato di origine, con conseguente notevole allungamento dei tempi del procedimento di concessione. Con D.M. 7 ottobre 2004 è stata abrogata la richiesta di rinuncia dalla cittadinanza di origine, al fine di adeguare la procedura di concessione dello status civitatis a criteri di razionalizzazione e semplificazione nonché di favorire una migliore integrazione sociale dei nuovi cittadini.
- Circolare del 5 gennaio 2007 sull'evoluzione di alcune linee interpretative della normativa
- Circolare del 15 ottobre 2007 concernente la consegna di copia della Costituzione ai nuovi cittadini italiani all'atto del giuramento
2. Informatizzazione
Un nuovo sistema informatizzato di gestione delle pratiche, messo a regime a decorrere dal 20 febbraio 2006, ha consentito di dematerializzare il procedimento, creando il "fascicolo elettronico".
Il sistema ha permesso l'immediata visualizzazione dello stato delle singole pratiche ed ha assicurato un elevato livello di interoperabilità e scambio delle informazioni in tempo reale tra gli Organismi coinvolti nella procedura.
Sono in corso nuove implementazioni che permetteranno l'avvio dei collegamenti informatici delle Prefetture con le Questure, con una conseguente ulteriore riduzione dei tempi procedimentali.
3. Miglioramento dell'efficacia della comunicazione
Sono state potenziate le attività di comunicazione rivolte agli aspiranti cittadini con la realizzazione:
- di un nuovo sito internet del Dipartimento;
- di un Call Center (notizie sullo stato di avanzamento delle procedure, indicazioni sulla normativa, sui documenti, modelli, ecc.);
- della casella di posta elettronica "dlci.politicheimmigrazioneuno@interno.it", per chiarire questioni che gli immigrati vogliono sottoporre alla particolare attenzione dell'Ufficio.
4. Semplificazioni procedurali
Semplificare significa individuare come sia possibile fluidificare il processo amministrativo anche in relazione alle esigenze degli uffici periferici dell'Amministrazione. Per questo si è teso a decentrare alle Prefetture, anche tramite il nuovo sistema informatizzato in dotazione al Dipartimento, alcune fasi del procedimento al fine di evitare troppi passaggi di documentazione tra centro e periferia."