testata per la stampa della pagina
legislazione

Si riporta la new del 19.11.2008 pubblicata sul sito del Ministero dell'Interno:"
Maroni favorevole all'iniziativa di moratoria per i flussi di ingresso degli extracomunitari: «Valuterà il Senato se approvare, ma penso sia utile»
Il ministro dell'Interno ha riferito al Question time anche sulle attività svolte nei primi mesi di governo sul terreno del contrasto alla criminalità organizzata: 49 operazioni di polizia, 73 latitanti arrestati e beni sequestrati per 3 miliardi di euro
Al Question time a Montecitorio il ministro dell'Interno Maroni ha riferito sulle politiche di immigrazione, valutando la possibilità di una moratoria per nuovi ingressi di extracomunitari, e sull'impegno del Governo nel contrasto alla criminalità organizzata.
Moratoria sui flussi di ingresso degli extracomunitari
Il ministro Maroni favorevole all'iniziativa di moratoria avanzata dalla Lega Nord al Senato che prevede il blocco di due anni sui flussi di ingresso degli extracomunitari. La situazione economica in atto, ha riferito, «richiede un ripensamento e una valutazione attenta delle politiche dell'immigrazione».
«Penso che sia utile» ha dichiarato il ministro che, inoltre, ritiene siano necessarie anche «politiche per il reimpiego dei lavoratori, soprattutto extracomunitari, che perdono il posto di lavoro».
«Valuterà il Senato se approvare - ha detto Maroni - ma io penso sia utile farlo».
«La moratoria - ha spiegato - non è una novità». Già nel 2004, infatti, fu adottata in occasione dell'allargamento dell'Ue a dieci nuovi Paesi; inoltre, ha osservato il Ministro, anche il patto europeo sull'immigrazione e sui diritti di asilo adottato ad ottobre indirizza i Paesi verso «una regolamentazione basata sui bisogni e sulle capacità di accoglienza di ogni Stato membro».
Maroni ha poi sottolineato che non c'è contraddizione con il decreto flussi del 2008 perchè questo non riguarda nuovi ingressi, ma le domande presentate nel 2007. Si tratta di un'emersione di lavoro irregolare «limitatamente al lavoro domestico e all'assistenza alle persone» e ad «una parte più limitata per le quote comprese negli accordi bilaterali con alcuni Stati che vanno mantenute».
Contrasto alla criminalità organizzata
In riferimento al caso di Giuseppe Catanzaro, presidente degli industriali della provincia di Agrigento, nonché vice presidente di Confindustria Sicilia, che ha subito gravi intimidazioni da parte della mafia per il suo impegno nella lotta all'estorsione, il Ministro ha riferito di aver espresso immediatamente solidarietà per l'accaduto e di aver preso «tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza sua e di tutti quelli che combattono in prima fila contro la criminalità organizzata».
Poi Maroni ha ricordato come, fin dall'insediamento, il livello di attenzione nella lotta alla criminalità organizzata da parte del Governo sia stato «altissimo», sul fronte della struttura criminale e sul fronte patrimoniale.
In soli pochi mesi, ha detto Maroni riportando alcuni dati sulla sicurezza che domani in conferenza stampa al Viminale saranno illustrati più ampiamente, sono state portate a termine 49 operazioni di polizia e sono stati arrestati di 73 pericolosi latitanti, di cui 14 appartenenti alla mafia, 18 alla 'ndrangheta, 36 alla camorra e 5 alla criminalità pugliese. A questo si devono aggiungere i sequestri dei beni mafiosi che hanno raggiunto il valore di 3 miliardi di euro.
Anche la normativa, ha ricordato il Ministro, «è stata migliorata» con i provvedimenti contenuti nel Pacchetto Sicurezza approvati lo scorso luglio e lo sarà ancora grazie al disegno di legge in discussione al Senato che prevede, tra l'altro, «procedure più rapide ed efficaci» per il sequestro, la confisca e il riutilizzo dei beni mafiosi.
Si tratta, ha osservato Maroni, di «azioni importanti che certo non esauriscono l'azione contro la criminalità organizzata», ma «ciò che la polizia, la magistratura, le forze dell'ordine hanno fatto in questi mesi non ha paragone nei precedenti periodi per efficacia e per iniziativa»; tuttavia, ha precisato, «l'attenzione deve essere sempre tenuta molto alta»."