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legislazione

Dal sito del Ministero dell'Interno si riporta la new del 23.10.2008
"Maroni alla XXV Assemblea Anci: «Entro dieci giorni pronto il testo definitivo del Codice delle Autonomie»
Il ministro dell'Interno è intervenuto a Trieste illustrando i punti cardine della riforma sugli enti locali. Prevista per i 'piccoli comuni' l'eliminazione del divieto di rielezione dopo il secondo mandato. ....
«Tra una settimana, dieci giorni, sarà pronto il testo con la riforma del Codice delle autonomie». Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Roberto Maroni questo pomeriggio nel corso della seconda giornata della XXV Assemblea annuale della Associazione nazionale dei comuni italiani sul tema della riforma delle autonomie. Maroni ha sottolineato che il governo, anche se è apparso focalizzato sui temi della sicurezza pubblica e delle emergenze, ha lavorato molto in questi mesi «con determinazione sul completamento della riforma complessiva del mondo delle autonomie».

La novità rispetto alle proposte precedenti è rappresentata dalla divisione del provvedimento in cinque differenti disegni di legge «per rendere più rapido il percorso in Parlamento. Non possiamo perdere l'occasione - ha detto Maroni - di far marciare la riforma federalista con quella delle autonomie».

«Sulle funzioni fondamentali dei comuni, sia di carattere istituzionale che amministrativo, il testo - ha spiegato il ministro - ricalca essenzialmente le proposte elaborate dall'Anci». Per quanto riguarda la polizia locale, «la riforma è già partita in Parlamento con le norme inserite nel pacchetto sicurezza che aumentano la responsabilità dei sindaci in materia di sicurezza urbana integrando le competenze della polizia locale con le forze dell'ordine presenti sul territorio». A questo proposito il ministro ha ricordato che questa mattina a Trieste ha preso il via il progetto della interconnessione delle sale operative della Questura, del Comando provinciale dei Carabinieri e della Polizia municipale del Comando di Trieste.
Ai sindaci dei 'piccoli comuni', che per il ministro dovrebbero essere quelli con un popolazione fino a 5000 abitanti, bisogna dare la possibilità di svolgere la loro funzione pubblica con la stessa dignità «del sindaco di Firenze o di Milano». Nella proposta di legge è prevista l'eliminazione del divieto di rielezione dopo il secondo mandato.

Sulle nove città metropolitane, Maroni ha ribadito che andranno a sostituire le relative Province ma le altre non saranno abolite «perché costituiscono una rete importante per i piccoli comuni». Inoltre, «Interverremo - ha precisato il titolare del Viminale - per stabilire l'utilità degli enti intermedi. E' l'occasione per affermare il principio di responsabilità, c'è un solo soggetto che deve essere investito della responsabilità di governo: è il Sindaco».

In conclusione del suo intervento Maroni ha sottolineato che questo pacchetto di proposte comporta anche «una riorganizzazione delle strutture territoriali del governo centrale». Le prefetture dovrebbero diventare il front office del governo. «Credo - ha detto il ministro - che sia coerente con un modello di riforma in senso federalista. Da nove anni non se ne parla più ma noi siamo determinati nel farlo»."