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legislazione

Si riporta dal sito del Ministero dell'Interno la new del 26/6/2008 in tema di riforma autonomie locali:"
Maroni: «La riforma del Codice delle autonomie pronta entro la fine dell'anno»
Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno alla prima conferenza programmatica dell'Anci a Roma. Le Province hanno «un ruolo essenziale, quindi per me devono rimanere»
«Il testo sarà pronto per essere sottoposto al Consiglio dei ministri per la metà, al massimo per la fine di settembre, come collegato alla finanziaria. Voglio farlo approvare entro fine anno». Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni nel pomeriggio a Roma alla prima conferenza programmatica dell'Anci. Nel suo intervento Maroni ha manifestato intenzione di portare all'approvazione del Parlamento entro fine anno il codice delle autonomie approvato dal Governo Prodi, apportandogli solo alcune modifiche che riguarderanno, tra le altre, il diritto di voto agli extracomunitari nei comuni, «questo è un principio - ha detto il ministro dell'Interno - che io non condivido».

Anche per il capitolo su 'Roma capitale' Maroni ha puntualizzato che sarà compreso in un disegno di legge a parte. Saranno, poi, definiti meglio «i meccanismi di governance delle aree metropolitane. Non intendo sostituire - ha precisato Maroni - i presidenti delle province con i sindaci delle aree metropolitane o i consigli provinciali con quelli delle aree metropolitane».

Sul futuro delle Province, Maroni ha ribadito che rivestono «un ruolo essenziale, quindi per me devono rimanere. Se c'è da discutere qualche ruolo, semmai, è quello delle prefetture».
Maroni si è detto «altrettanto convinto che gli 8.000 Comuni italiani rappresentino un riferimento istituzionale. Sono contrario al loro accorpamento obbligatorio, il senso di appartenenza alle comunità è un valore che noi dobbiamo sostenere».

Per il responsabile del Viminale sarebbe opportuno concedere ai sindaci la possibilità di ripresentarsi come candidati alla guida dei piccoli Comuni anche dopo il secondo mandato. «I sindaci dei piccoli Comuni - ha osservato - sono più che altro dei volontari, che lo fanno sospinti dalla passione. Mi sembra giusto che nei loro confronti sia abolito il vincolo del terzo mandato e che possano quindi rimanere sindaci finchè hanno la spinta civica»."